- ROMA, 16 GEN - Un regista 'molestatore seriale' che lavora da decenni nel teatro pubblico italiano, compiendo abusi di "cui tutti sanno" come chiedere nei provini alle attrici di spogliarsi, toccarle nelle parti intime e che avrebbe anche costretto a un rapporto sessuale una giovane attrice. Un assistente in un'agenzia che dopo aver chiesto a varie candidate per uno spot di mandargli selfie a seno nudo o audio in cui simulavano orgasmi, ha minacciato, protetto dalla sua datrice di lavoro, chi voleva denunciarlo. Un famoso insegnante in un'accademia teatrale, noto per mettere le mani addosso alle allieve durante le prove. Sono fra gli autori di abusi nelle testimonianze lette in apertura di 'Un #metoo italiano? Le attrici italiane alzano il sipario sulla violenza', l'incontro all'associazione Stampa estera con Differenza Donna Aps e l'Associazione Amleta per svelare le storie delle attrici italiane che hanno subito molestie e violenze.
"Nei due anni Ddi vita della nostra associazione - spiega Cinzia Spanò, presidente del collettivo Amleta, fondato da 28 attrici - abbiamo raccolto 223 casi di molestie e abusi, emersi spontaneamente con le campagne che abbiamo lanciato. Non è un campione statisticamente rappresentativo ma riflette la situazione in cui ci troviamo". Tra le vittime "207 sono donne, il 93%, si tratta in gran parte di attrici o allieve attrici - aggiunge -. La quasi totalità degli abusi hanno come autori uomini (solo in due casi donne). La maggior parte sono commessi da registi, il 41,26%; da attori, il 15,7%; produttori, 6,28%; insegnanti, 5,38% e a seguire, fra gli altri, casting director, agenti, giornalisti, tecnici, e in un paio di casi anche spettatori. Molte vittime non hanno potuto fare denuncia perché erano scaduti i termini; altre hanno affrontato minacce e ritorsioni. In Italia "nel mondo dello spettacolo le donne subiscono una violenza sistemica - sottolinea Elisa Ercoli, presidente di Differenza Donna -. Le vittime di abusi si ritrovano in un totale isolamento". Non si può accettare "questa situazione di totale violazione dei diritti umani" e "serve una risposta adeguata delle istituzioni". .