- ROMA, 19 GEN - OLEKSIJ CUPA, FAVOLE DAL MIO RIFUGIO ANTIAEREO (IL MARGINE, PP 240, EURO 17,00). Ci fa entrare nei dodici appartamenti di una palazzina di Makijivka, nell'Ucraina orientale, dove vivono personaggi allo stesso tempo reali e fantastici e in parte precursori dell'incubo che ha sconvolto il Donbas, lo scrittore e traduttore ucraino Oleksij Cupa nel romanzo 'Favole dal mio rifugio antiaereo" che arriva in libreria il 27 gennaio per Il Margine nella traduzione di Alessandro Achilli.
Le storie di un'anziana casalinga maltrattata dai familiari, di una nonna adorata dalla nipote che ascolta i Sigur Rós, di ex satanisti che cercano l'aiuto di un vecchio amico, di un duo di immigrati che complotta contro i politici locali, di un'improbabile coppia che abita al piano terra e tende agguati ai primi che capitano fino allo spirito di un prigioniero di guerra tedesco che infesta le pareti degli appartamenti si intrecciano tra loro alla vigilia del conflitto scoppiato nel 2014. L'arrivo della guerra non pesa sui personaggi fino alla fine delle vicende narrate - quando l'autore si ritroverà con loro nel seminterrato dell'edificio mentre la città viene bombardata - ma un che di inevitabile, come il caldo torrido di quell'estate, incombe su tutte le loro storie. Sono personaggi difficili da dimenticare che animano un romanzo che in fondo è un'ode agli amici perduti e dimenticati, o forse nemmeno conosciuti.
Nato a Makijivka nel 1986, la città rasa al suolo nella notte di Capodanno 2022, Oleksij Cupa ha studiato filologia all'Università di Donetsk. Si è laureato in Ingegneria chimica presso l'istituto di metallurgia della sua città lavorando poi in uno dei suoi stabilimenti. Ha lasciato Makijivka nel 2014 a causa della guerra nel Donbas. Nel 2015 è stato finalista al Joseph Conrad Korzeniowski Literary Prize promosso dall'Istituto polacco di Kyjiv. .