– TRIESTE, 20 GEN – Torna a Trieste, dopo 10 anni, lo storico allestimento di Macbeth di Verdi del regista Henning Brockhaus (dal 27 gennaio al 5 febbraio al Teatro Verdi), con scene di Josef Svoboda e con la direzione di Fabrizio Maria Carminati.
L’allestimento è una coproduzione tra le fondazioni Pergolesi Spontini di Jesi e Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, con la ricostruzione a cura di Benito Leonori. I costumi sono di Nanà Cecchi e le coreografie di Valentina Escobar. Maestro del coro è Paolo Longo. L’appuntamento è stato presentato oggi al Ridotto de Sabata del Verdi.
Macbeth sarà interpretato da Giovanni Meoni e, in alternativa, da Leon Kim; Lady Macbeth da Silvia Dalla Benetta e Gabrielle Mouhlen; Macduff da Antolio Poli e Riccardo Rados; Banco da Dario Russo e Cristian Saitta.
La regia di Brockhaus è basata sul rendere “attuale, contemporaneo” quest’opera, che è “una riflessione sui nostri lati più oscuri, sulla nostra perversione e sete di potere”, come ha spiegato lui stesso, precisando di essersi ispirato a Trono di sangue di Akira Kurosawa. “Non ho fatto una edizione storica, il lavoro è assolutamente contemporaneo e non è legato a nessuna esigenza di realismo. Nell’opera lirica la musica è un linguaggio simbolico che descrive a pieno la nostra vita empatica”, ha indicato.
Fabrizio Carminati ha tracciato un confronto tra “Lucia di Lammermoor” e “Macbeth”, entrambe ambientate in Scozia, scritte rispettivamente nel 1835 e nel 1847 indagando la follia della Lucia di Donizetti e quella di Lady Macbeth. Quest’ultima, ha sottolineato, è “un’opera della ‘non musica’ ma della parola, della recitazione, il testo è un capolavoro”. .
Torna a Trieste il Macbeth ‘contemporaneo’ di Brockhaus
Torna a Trieste il Macbeth ‘contemporaneo’ di Brockhausultima modifica: 2023-01-20T20:12:47+01:00da