Alcune quote sono riservate ai lavoratori di Paesi con cui entreranno in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria, a quelli che abbiano completato programmi di formazione nei Paesi di origine e alle richieste presentate dalle organizzazioni professionali dei datori di lavoro che assumono l'impegno a sovraintendere alla conclusione del procedimento di assunzione dei lavoratori. La vera novità di questo provvedimento, infatti, è rappresentata dal consolidamento e riconferma del rilascio di quote di ingresso riservate alle Associazioni di categoria per i propri associati nella misura di 22 mila unità (contro le 14mila).
Il nuovo decreto, precisa la Coldiretti, sarà anche l'occasione per sperimentare il superamento del nullaosta, sostituito da una comunicazione allo sportello unico per l'immigrazione da parte del datore di lavoro contenente la proposta di contratto di soggiorno per lavoro subordinato. In Italia, ricorda la Coldiretti, un prodotto agricolo su quattro viene raccolto in Italia da mani straniere con 358mila lavoratori provenienti da 164 Paesi. .