- ROMA, 31 GEN - Era il 6 aprile 1943 quando, a New York, Reynal & Hitchcock pubblicarono per la prima volta Il piccolo principe nella sua versione inglese, il più celebre dei racconti dello scrittore e aviatore lionese Antoine de Saint-Exupéry (solo qualche giorno dopo sarebbe arrivata la versione francese e solo due anni dopo l'avrebbero letta anche in Francia), oggi tra le opere letterarie più celebri del XX secolo e libro più tradotto dopo la Bibbia. Ottant'anni dopo la prima uscita, Il piccolo principe debutta ora a teatro con lo spettacolo diretto da Stefano Genovese per la Razmataz Live, in prima nazionale al Sistina di Roma dall'1 al 12 febbraio e poi in tournée in Italia tra Bologna, Torino, Firenze e Milano, ma anche in Francia e a Parigi il prossimo autunno e poi Amsterdam, Berlino, Dublino, Lisbona e Madrid nel 2024. "Il piccolo principe è la storia che tutti conoscono ma nessuno ricorda - racconta all'ANSA Genovese, già firma di musical come Ghost e Chicago - Lo leggi da bambino alle elementari. Poi lo riprendi in mano da adulto e scopri un altro romanzo. Capisci che la storia è una metafora della vita". Lo spettacolo, per grandi e piccoli, "non è un musical - spiega il regista - anche se i personaggi raccontano alcuni loro sentimenti attraverso le parole originali di canzoni celeberrime, riarrangiate, come Space Oddity di David Bowie, La cura di Franco Battiato, The loneliest dei Maneskin o l'Habanera della Carmen di Bizet. Abbiamo mescolato i generi, dalla prosa all'arte circense, in modo che in ogni scena ci fosse una 'meraviglia'".
Protagonisti sono i piccoli Alessandro Stefanelli e Gabriele Tonti, che reciteranno a sere alterne, con Davide Paciolla nei panni dell'Aviatore, Adele Tirante per la Rosa e poi Matteo Prosperi, Giulio Lanfranco, Vittorio Catelli e Ludovico Cinalli.
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