Abbiamo pensato di fare questa strategia perchè sappiamo che la morale oggi non funzione più. Dire di non fare una cosa ai giovani non funziona, fanno il contrario, quindi siamo andati a sfatare alcuni luoghi comuni, il fatto di bere in maniera esagerata per essere più spigliati, per sentirsi meno in ansia.
Quindi abbiamo mirato alla parte più sensibile del target, cioè di essere giudicati positivamente e ricordare la verità che bere eccessivamente non porta a essere più sicuri ma il contrario". Giovanni Sgorbissa, insieme a Elena Pistillo finalista con il progetto "Stappa la mente, bevi responsabilmente"- dice abbiamo sviluppato la nostra campagna con l'idea di dovere informare i giovani su un consumo responsabile. Dunque siamo partiti sviluppando il progetto Stappa la mente, bevi responsabilmente per richiamare il fatto di stappare la mente come si fa per la bottiglia di vino o di birra. Poi abbiamo ritenuto che non poteva bastare una campagna sulle metropolitane e dunque abbiamo integrato con tre eventi a Milano, Roma e Napoli con la partecipazione di due comici".
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