Addio a Burt Bacharach, il re dell’easy listening

Burt Bacharach, il popolare compositore premio Oscar di canzoni come Say A Little Prayer, Raindrops Keep Falling On My Head e tanti altri brani di successo e’ morto nella sua casa di Los Angeles. Lo ha annunciato un portavoce. Bacharach aveva 94 anni e nella sua lunghissima carriera aveva vinto sei Grammy e tre Oscar. Considerato ‘il re dell’easy listening’ anni Sessanta, secondo i fan la sua musica era tutt’altro che ‘facile’ per via dell’uso di armonie, metri, ritmi e melodie complesse, in parte ispirate ai compositori di sinfonie della fine del Diciannovesimo secolo e al jazz. Bacharach aveva composto oltre mezzo migliaio di canzoni per un migliaio di artisti in una carriera cominciata negli anni Cinquanta quando, paragonato a grandi della musica americana come George Gershwin and Cole Porter, aveva lavorato con con Marlene Dietrich e poi formato un sodalizio professionale con il paroliere Hal David nel 1957.

 

 

 Fu quando Bacharach e David incontrarono Dionne Warwick nel 1961 che i loro talenti presero il volo con 39 dei successi della cantante sulle hit parade scritti dalla coppia. Bacharach continuo’ a godere del successo per piu’ generazioni di fan anche grazie alla rinascita della musica lounge negli anni Novanta. Nel 1997 aveva ricreato una nuova versione di I’ll Never Fall in Love Again interpretando ironicamente se stesso nel film Austin Powers di Mike Myers. Piu’ di recente aveva collaborato con star diversissime come Sheryl Crow, Elvis Costello e Dr Dre, a riprova che la sua musica non era mai andata fuori moda. Bacharach veniva dal cuore dell’America: nato a Kansas City (Missoury) nel 1928, era cresciuto a New York e ancora minorenne si intrufolava nei club jazz per ascoltare Count Basie e Dizzy Gillespie, studiando allo stesso tempo la musica di Stravinsky e Ravel ai conservatori di Montreal, New York e in california.

Dopo un periodo passato nell’esercito, aveva debuttato come accompagnatore al piano di Vic Damone, gli Ames Brothers e la prima di quattro mogli, Paula Stewart (un’altra fu l’attrice Angie Dickinson). Con la Dietrich aveva fatto l’arrangiatore e l’aveva seguita nelle tournee in Europa alla fine degli anni Cinquanta. Le canzoni create con David sono diventate classici di tutti i tempi: tra queste, I Say a Little Prayer, interpretata da Aretha Franklin, What’s New Pussycat? da Tom Jones, The Look of Love da Dusty Springfield, Make It Easy on Yourself dai the Walker Brothers. Raindrops Keep Falling on My Head, nella resa di BJ Thomas, entro’ nel film Butch Cassidy and the Sundance Kid e nel 1969 vinse un Grammy e un Oscar mentre la musica di Bacharach conquisto’ la statuetta come migliore colonna sonora originale. Il rapporto con la Warwick fini’ in corte dopo che Burt e Hal avevano smesso di lavorare assieme lasciandola senza musica. “Fu una disputa costosa e sfortunata”, ammise Bacharach nel 2019 in una intervista al Guardian. Nel 1985 la riconciliazione porto’ al single That’s What Friends Are For inciso per la causa della lotta contro l’Aids 

   

Addio a Burt Bacharach, il re dell’easy listeningultima modifica: 2023-02-09T21:11:39+01:00da newsconulana

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