Da Torino al Cairo, l’archeologia egizia superstar

– ROMA, 21 FEB – Dal Cairo a Torino, nei prossimi mesi l’archeologia egiziana sarà volano di nuove soluzioni e proposte nel panorama culturale internazionale. In Egitto è attesa entro la fine dell’anno l’apertura del nuovo grande museo che ospiterà i faraonici reperti di Tutankamon mentre in Italia è previsto per ottobre del 2024 il completamento del progetto di restyling del Museo Egizio di Torino, allo stato il secondo per importanza nel mondo, che porterà all’apertura di un’ala museale alla cittadinanza in una nuova piazza. Da presidente del consorzio europeo a cui Il Cairo ha affidato il progetto di rilancio del museo di piazza Tahrir, Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, ha appena consegnato al ministro della Cultura egiziano il masterplan di uno dei progetti previsti per il ripensamento e riallestimento delle sale in vista dell’apertura del nuovo GEM, il Grand Egyptian Museum che ospiterà i cimeli appartenenti alla tomba del faraone Tutankhamon. “Siamo davvero soddisfatti: quello che abbiamo consegnato è il frutto di un lavoro collettivo” che ha messo insieme le più importanti istituzioni museali egizie del Cairo con Londra, Berlino, Leiden, Parigi e, appunto, Torino per rilanciare quella che Greco definisce la “culla di tutti i musei”.
    “E’ importante capire che la base di tutto rimane piazza Tahrir”, insiste.
    E’ lì, ci tiene a sottolineare, che resteranno, ad esempio, l’importante statua del faraone Djoser, l’unica statua che conosciamo di Cheope, quella di Chefren seduto in trono, la stauta di Kefren con il falco di horus e poi la triade di Menkaura: “parliamo di capolavori assoluti che restano nel museo ” di piazza Tahrir. A Torino il restyling è stato ideato in vista del bicentenario della fondazione del Museo Egizio che cadrà nel ad ottobre del 2024 e per quella data, assicura Greco, tutto dovrà essere completato: “i tempi sono cortissimi, noi vogliamo essere pronti per il 6 ottobre 2024 quando festeggeremo il bicentenario.
    Quindi ci aspettano 20 mesi di fretta”. .
   

Da Torino al Cairo, l’archeologia egizia superstarultima modifica: 2023-02-21T19:30:18+01:00da newsconulana

Lascia un commento

Se possiedi già una registrazione clicca su entra, oppure lascia un commento come anonimo (Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog).
I campi obbligatori sono contrassegnati *.