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Gucci rilegge la sua storia recente, sexy e colorata


- MILANO, 24 FEB - E' l'introduzione a un nuovo capitolo della lunga saga della maison Gucci la collezione donna in passerella oggi a Milano, disegnata dal team interno della maison, uscito in massa, a fine sfilata, a raccogliere gli applausi del pubblico in sala, a partire dai Maneskin, ospiti dello show.
    La collezione è una rilettura con gli occhi del presente proiettati al futuro della recente storia di Gucci, quella dei codici sensuali e sofisticati dell'era di Tom Ford, ma filtrati attraverso i colori elettrici e le decorazioni opulente di Alessandro Michele.
    Dopo l'addio di Alessandro Michele, che lo scorso novembre ha lasciato la guida creativa della maison, alla fine del mese scorso è stato annunciato il suo successore, Sabato De Sarno, che debutterà però solo a settembre. All'ufficio stile interno, quindi, il compito di traghettare Gucci dall'era - lunga 7 anni, dal 2015 al 2022, ma soprattutto libera e rivoluzionaria nel contaminare generi e referenze - di Alessandro Michele al nuovo segno che lascerà De Sarno, che per oltre 10 anni ha lavorato fianco a fianco di Pierpaolo Piccioli da Valentino. La scelta del team creativo è stata quella di identificare l'identità del marchio ripercorrendo le epoche recenti della maison, dagli anni '90 ai giorni nostri. Una scelta evidente fin da subito: non si può non pensare a Tom Ford - il texano che rilanciò Gucci nel 1994 e lo rese sexy e desiderabile per 10 anni - quando la sfilata si apre con un reggiseno in metallo con il logo GG tempestato di cristalli abbinato a guanti e gonna di raso nero.
    Il linguaggio erotico e glamour dello stilista texano viene però filtrato dal gusto dell'ultimo direttore creativo quando le seducenti longuette in tessuti trasparenti e pizzi preziosi, che ricordano la biancheria intima, si abbinano alle calze a rete dai colori fluo o alle pellicce di frange di cristalli, ai cappotti con i colli di pelliccia coloratissima, ai voluminosi copricapi in piuma. .