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Stefano Massini porta in un bunker a Firenze la guerra d'Ucraina


- FIRENZE, 24 FEB - Una performance teatrale, riservata a 30 persone alla volta, che si svolge in un rifugio antiaereo situato nei sotterranei del Teatro della Pergola di Firenze, per far vivere quello che gli ucraini stanno vivendo da un anno di guerra. Lo spettacolo 'Bunker Kiev' è stato ideato e scritto da Stefano Massini, grazie alle testimonianze raccolte su giornali, video e social. Il debutto in prima assoluta è in programma il 6 marzo.
    Grazie a sonorità studiate da Andrea Baggio il bunker della Pergola è assimilabile ai 4.984 bunker di Kiev. Gli spazi scelti, inoltre, furono usati nella seconda guerra mondiale dai fiorentini proprio per ripararsi dai bombardamenti aerei alleati. In occasione di ogni replica della performance, il suono della sirena, che ricorda l'allarme di un imminente attacco aereo, suonerà in piazza della Signoria così come fatto oggi dopo la presentazione dell'iniziativa.
    Si tratta di un progetto speciale del Comune con il teatro.
    Dopo le prime performance interpretate dallo stesso Massini, lo scrittore fiorentino lascerà spazio ad altri interpreti, anche della società civile, che porteranno avanti il progetto a oltranza. Il brano musicale finale della performance è composto ed eseguito da Piero Pelù.
    'Bunker Kiev' è un progetto speciale del Teatro della Toscana per sostenere gli ospedali pediatrici di Kiev e di Mariupol a cui andranno gli incassi. Massini ha parlato "di un atto politico fortissimo. Dal 6 marzo, ogni giorno 30 persone potranno entrare in questo bunker per assistere a una performance di 40-45 minuti in cui, con suoni reali di bombe e droni, con la luce che se ne va, proveranno sulla loro pelle cosa significa quello che sta accadendo in questo momento in Ucraina".
    Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha spiegato che "all'inizio di ogni performance, in piazza della Signoria, luogo simbolico della città, per pochi secondi risuonerà l'allarme antiaereo dei bombardamenti. Accadrà per ogni replica, fino alla fine della guerra. Un gesto forte di presenza, di solidarietà e di protesta della città di Firenze". .