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Pallavolo: crolla Perugia, Piacenza-Trento finale di Coppa Italia


Anche gli uomini di Anastasi sono umani: è questa la notizia nella prima giornata delle final four di Coppa Italia di pallavolo in scena a Roma. Perugia, infatti, dopo 33 vittorie consecutive in stagione, crolla tre set a zero contro Piacenza davanti gli occhi del ct Fefè De Giorgi, a Roma per vedere gli otto azzurri in gara, mentre Itas Trentino raggiunge in finale i ragazzi di Botti per un atto conclusivo al quale assisterà anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Rispetto allo scorso anno, però, nonostante le quattro semifinaliste fossero le stesse, a cambiare sarà chi si contenderà il titolo. Nessun remake di Perugia-Trento, malgrado Itas la finale l'abbia raggiunta, ma di fronte troverà l'outsider Piacenza. E dei tre set che gli emiliani impiegano per volare a una finale storica, solo il primo è veramente combattuto con il finale di 28-30 per la squadra di Botti che nei successivi due sfrutta i tanti errori di Perugia al servizio, chiudendo con i risultati di 20-25 e 22-25. "E' un messaggio per noi, non per il campionato - ha spiegato coach Botti a fine match - La differenza l'ha fatta lo spirito con cui siamo scesi in campo". E a chi gli chiede se si aspettasse un Perugia diverso ha risposto: "Francamente sì. Ma non sono macchine, quindi onore a loro per il campionato che stanno disputando". Per questo Anastasi a fine partita non fa drammi. "Ai ragazzi l'ho detto: abbiamo subito una buona lezione. Doveva arrivare prima o poi, certo dispiace che sia arrivata oggi". Decisamente più combattuta l'altra semifinale, con Trento in grado di recuperare lo svantaggio per 0-2, vincendo al tiebreak 15-9. Una sfida colpo su colpo tra Kaziyski e Ishikawa, fin quando il giapponese non dà forfait per infortunio a metà del quarto set. "Per noi è un punto di riferimento - ha detto coach Piazza - Ma abbiamo vinto anche senza di lui. Quello che non mi spiego è il crollo dal terzo in poi". Nessun rimpianto per Lorenzetti che dà appuntamento al Palazzetto per una finale che, dopo i 10mila spettatori di oggi, farà sold out. E insieme a Mattarella, ci saranno anche il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, e il numero uno del Coni, Giovanni Malagò.