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Pressioni e ansia da performance, i giovani della Generazione Z sono 'sfiancati'


Dopo gli ‘sdraiati’ e i ‘bamboccioni’ (i soprannomi dei Millennials), ecco gli ‘sfiancati’. Sono i giovani della Generazione Z (nati tra il 1997 e il 2012,) e accusano forti sintomi di sconforto, ansia generalizzata e mancanza di visione di futuro. Hanno la percezione del precipizio, anche se in natura sarebbero più ambiziosi dei Millennials. Colpa della pandemia, della guerra più vicina e del lavoro che manca, idem della possibilità di realizzarsi? In parte ma non basta: si stanno indebolendo perché genitori e adulti (la parte di società più vecchia di loro) sono incapaci di accoglierli con le loro identità, ascoltando le loro istanze e le loro paure perché sempre più fragili loro stessi. Gli adulti non li accolgono così come sono o come vorrebbero essere ma si aspettano da loro rendimenti eccellenti, performanti, anche a suon di certificazioni, master e (per chi può) studi all’estero. La fatica mentale dei ragazzi, ancora studenti oppure che si affacciano per la prima volta sul mondo del lavoro, è alle stelle ma non viene intercettata, ascoltata, accolta e instradata verso il loro futuro. “Li stiamo sfiancando e sono sfiduciati” attesta un nuovo report mondiale condotto dalla società GWI di ricerche di mercato globali su oltre 900.000 persone. descrive una nuova forma di ansia non più da prestazione ma generalizzata e identitaria della Generazione Z in Italia a la mancanza di ruoli genitoriali o adulti di riferimento in grado di far vedere ai ragazzi il futuro anche Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta, presidente della Fondazione Minotauro. “La Generazione Z viene bollata come ‘pigra’ sulla base di pregiudizi, è invece il 29% più ambiziosa e desiderosa di guadagnare della generazione precedente, quella dei Millennials, - spiegano gli analisti GWI. – Ma sono stati anni difficili per tutti e probabilmente le difficoltà hanno colpito i ragazzi più degli altri. Sono già piuttosto esausti. A peggiorare le cose, il 2022 è stato caratterizzato dalla crisi del costo della vita e si parla di recessione in molti paesi del mondo, come in Europa. Tali preoccupazioni impattano soprattutto i giovani adulti all’inizio della propria carriera”.