Il sogno di Gino Strada in un libro postumo per ragazzi

(di Mauretta Capuano) – ROMA, 28 FEB – GINO STRADA, DIARIO DI UN SOGNO POSSIBILE (FELTRINELLI JUNIOR, PP 176, EURO 14,00). A CURA DI SIMONETTA GOLA, ILLUSTRAZIONI DI MARCELLA ONZO Diventa un libro per ragazze e ragazzi a partire dai 12 anni ‘Una persona alla volta’, il volume postumo di Gino Strada, a cura di Simonetta Gola, la sua seconda moglie, direttrice della Comunicazione di Emergency. La storia del chirurgo di guerra e fondatore di Emergency nell’edizione per i più piccoli è il ‘Diario di un sogno possibile’ con illustrazioni a colori di Marcella Onzo e sarà in libreria per Feltrinelli Junior il 14 marzo con prime copie in arrivo, in anteprima, alla Bologna Children’s Book Fair, dal 6 al 9 marzo.
    “Abbiamo tagliato alcune parti del testo, introdotto qualche minimo chiarimento dove più ci sembrava necessario e ora te lo affidiamo con la speranza che ti appassionerai a quello che racconta. In queste pagine troverai un po’ della vita di Gino, ma soprattutto il suo appello appassionato a riflettere – e ad agire – su due questioni urgenti: che la guerra è una malattia da cui l’umanità deve e può guarire e che la cura è un diritto che spetta a ognuno di noi” dice Simonetta Gola nella prefazione rivolgendosi ai ragazzi e alle ragazze.
    Nel libro, che sostiene Emergency, risuonano profondamente la richiesta di abolizione della guerra e il diritto universale alla salute che sono stati i fondamenti della vita di Gino Strada, morto il 13 agosto 2021. “Sono un chirurgo. Una scelta fatta tanto tempo fa, da ragazzo. Non c’erano medici in famiglia, ma quel mestiere godeva di grande considerazione in casa mia. Fa il dutur l’è minga un laurà, diceva mia madre, l’è una missiùn. Un’esagerazione? Non so, ma il senso di quella frase me lo porto ancora dentro, forse mia madre era una inconsapevole ippocratica” dice Strada in questo racconto in prima persona della sua missione, durata tutta la vita che non vuol essere un’autobiografia, ma la storia dell’emozione e del dolore, della fatica e dell’amore di una grande avventura di vita.
    Un percorso che ha portato Gino Strada a conoscere i conflitti dalla parte delle vittime e che è diventata di per se stessa una provocazione. Una missione che parte da Sesto San Giovanni, la Stalingrado d’Italia con le grandi industrie, gli operai, il partito, il passato partigiano. A Milano, nelle aule dell’Università di Medicina e al Policlinico, Strada scopre di essere un chirurgo, perché la chirurgia gli assomiglia: davanti a un problema, bisogna salvare il salvabile. Agendo subito. Una passione che l’ha portato lontanissimo: in Pakistan, in Etiopia, in Thailandia, in Afghanistan, in Perù, in Gibuti, in Somalia, in Bosnia, dedicando tutta l’esperienza in chirurgia di urgenza alla cura dei feriti. In Diario di un sogno c’è anche il racconto della nascita di Emergency nel 1994 e del primo progetto in Ruanda durante il genocidio. Emergency arriva in Iraq, in Cambogia e in Afghanistan, dove ad Anabah, nella Valle del Panshir, viene realizzato il primo Centro chirurgico per vittime di guerra. “Forse allora il senso di questo libro è anche questo: non arrenderti all’ingiustizia, osserva, vivi, fai domande, immagina le alternative possibili. Trova la tua voce, inizia ad agire per un mondo diverso. Puoi? Certo che puoi: proprio ora, fra le tue mani, hai l’esempio di una persona che l’ha fatto” dice Simonetta Gola. .
   

Il sogno di Gino Strada in un libro postumo per ragazziultima modifica: 2023-02-28T16:11:24+01:00da newsconulana

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