- ROMA, 05 MAR - La commozione, sul podio degli Euroindoor, con l'oro dei 60 al collo, è vera, autentica.
"Almeno una lacrima doveva scendere, perché questa vittoria vuol dire davvero tanto. Non ce l'ho fatta a resistere, è stato più forte di me. È il sogno di chi fa sport, cantare l'inno sul gradino più alto, non potevo non emozionarmi in un momento del genere". Samuele Ceccarelli, il giorno dopo a Istanbul, è un fiume in piena: "Condividere il podio con il campione olimpico è un po' strano. È una sensazione nuova, in un'unica trasferta ho portato via tutto quello che potevo. È anche merito del mio coach, non sono sempre facile da gestire negli allenamenti. È da quando ho iniziato a fare atletica che sogno di poter essere su un palcoscenico come questo. È la medaglia più bella che posso appendere in camera".
Sul podio è proprio con Marcell Jacobs, il campione uscente, stavolta d'argento: "Caro Samu, è la tua medaglia più bella...
per ora", l'incoraggiamento del 'capitano', esempio di fair play. "Te lo sei meritato, devi renderti conto di quello che hai fatto, essere consapevole di quanto puoi correre forte e trasformarlo nelle gare all'aperto. Sarà un anno importante, con i Mondiali, e la staffetta ha bisogno. Sono un grande agonista, fa male non aver vinto, ma allo stesso tempo riconosco quando qualcuno è più bravo di me. Per me è benzina su un fuoco che si sta per accendere. Il suo oro fa capire quanto stia crescendo il movimento: il campionato italiano sarà veramente intenso, ora aspettiamo il ritorno di tanti altri, Tortu, Ali, Patta, sarà quasi come i Trials americani. Io ho ancora fame? Di più, sono ancora all'antipasto".
Emozionata anche Dariya Derkach, sul podio del triplo: "Finalmente", il titolo della sua avventura in Turchia. .