Il progetto triennale, vincitori del Programma Horizon Europe ed ive Society, punta a rilanciare in Italia e in Europa la filiera della seta. Creare quindi un'identità culturale, attraverso la realizzazione di una rete multiattoriale (mondo produttivo, università e ricerca, istituzioni, scuola e società civile), che valorizzi sul territorio un passato plurisecolare di grande tradizione e un presente all'insegna dell'innovazione, della produzione sostenibile, della moda e del turismo. Si partirà, infatti, da un inventario del patrimonio della sericoltura sotto forma di" mappa virtuale", realizzato con studi e ricerche condotti "sul campo" da storici e ricercatori; informazioni, quindi, non solo scientifiche ma anche approfondimenti storici e artistici, consultabili dal sito web di progetto. Un solo click, per scoprire ad esempio l'albero di gelso sotto il quale Napoleone si fermò a riposare o l'esposizione del Museo degli strumenti scientifici della bachicoltura. Un patrimonio di conoscenze a disposizione non solo a scopo turistico, ma anche per classificare e censire tutte le diverse cultivar di gelso e razze di baco da seta, rintracciabili nei territori coinvolti (Italia, Spagna, Francia, Slovenia, Grecia, Bulgaria). Piante e bachi, una volta riprodotti e selezionati, verranno poi resi disponibili per gli allevatori europei, per produrre seta a Km0 e sottoprodotti come fibra, cellulosa, farmaci, more, mangimi e integratori.
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