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Giallini, torno con Schiavone che è un pò più stanco


- ROMA, 31 MAR - "Schiavone era ferito, ora è guarito! Gli hanno asportato un rene. Lo ritroviamo un po' più stanco, malinconico: nella foto di locandina sembra uscito dall'obitorio!" Marco Giallini torna a prestare il volto all'amatissimo vicequestore, fuori dalle regole, Rocco Schiavone, protagonista dei libri (Sellerio) di Antonio Manzini.
    Con la regia di Simone Spada, la quinta stagione sbarca dal 5 aprile su Rai2. Una coproduzione Rai Fiction-Cross Productions e Beta Film Gmbh. La serie è stata presenta nella sede Rai di viale Mazzini alla presenza dell'attore romano, di Manzini, del regista, dei produttori. Presente anche la direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati. Quattro puntate in cui Schiavone "farà i conti con se stesso, coi suoi fantasmi e col passato. E naturalmente sarà chiamato a risolvere casi complessi" ha detto Manzini. Romano, legato agli amici d'infanzia che hanno avuto qualche problema con la giustizia, vicequestore ad Aosta, dove è stato trasferito per motivi disciplinari, Schiavone è un personaggio affascinante, un uomo di legge che coltiva la libertà, con un passato complicato, ogni tanto fuma l'erba. A chi chiede degli attacchi alla serie della destra, proprio per via degli spinelli risponde: "Va bene così, posso capire è la tv di stato". Che messaggio diamo? "Certo, se accendo la tv di messaggi ce ne stanno svariati anche sbagliati - ha sottolineato - nelle serie tv americane o su altre piattaforme, ormai fumano anche i bambini. Non so che dire e non è per non prendere una posizione perchè se sto qua l'ho gia' presa". Nemico del freddo, sfida il gelo in loden e Clarks ai piedi, vive nel grande rimpianto della moglie morta Marina, a cui hanno sparato e con cui talvolta la sera a casa continua a confrontarsi. La interpretava Isabella Ragonese nelle prime quattro stagioni e ora, per la quinta, c'è Miriam Dalmazio. Si baserà sul libro Vecchie conoscenze e sui racconti. Nel primo si presenta in veste di allenatore e punta per una partita di beneficenza contro la squadra dei magistrati. "Riprese a meno venti con scarpini 39 io porto il 45" dice Giallini. "Di me in Schiavone c'è molto caratterialmente, professionalmente poco. Il segreto di questa serie? È scritta, interpretata e dirette bene".
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