- CORTONA (AREZZO), 11 APR - Al Museo diocesano di Cortona (Arezzo) nuovo allestimento e nuova illuminazione della sala Luca Signorelli, interamente dedicata al pittore rinascimentale (Cortona 1441- Cortona 1523), dove è visibile la collezione di 11 opere, capolavori che da un secolo sono qui conservati. La sala, conservando l'ordinamento museografico, è stata allestita sostituendo i punti luce con moderni corpi illuminanti collocati in basso, nascosti in strutture che fanno anche da distanziatori protettivi, e che sono provvisti di una finestra retro illuminata dove è stata inserita una didascalia ragionata per ogni dipinto esposto. Un modo per esaltare la leggibilità delle tavole dipinte.
Il progetto di valorizzazione, autorizzato dalla Soprintendenza, serve a custodire e rendere fruibile al visitatore le opere ed è stato guidato dalla direttrice dell'Ufficio Beni culturali della diocesi Serena Nocentini.
Decisivo il contributo dei fondi dell'8Xmille e di Opera Laboratori.
"Custodire opere d'arte è patrimonio e responsabilità della Chiesa e delle nostre comunità ecclesiali - spiega il vescovo Andrea Migliavacca -. In questo orizzonte Cortona ha la fortuna di conservare 11 capolavori di Luca Signorelli e della sua bottega, del quale ricorrono quest'anno i 500 anni dalla morte.
Non resta che farmi pellegrino coi pellegrini e turista coi turisti per conoscere e ammirare questo importante patrimonio d'arte".
Per l'occasione è stato realizzato un catalogo in italiano e inglese intitolato "Luca Signorelli e 'la grazia della invenzione'", edito da Sillabe, che accoglie i contributi di Antonio Natali, Serena Nocentini, Simone Allegria, Patrizia Rocchini. La nascita del Museo è da riferirsi alle celebrazioni del 1923 per il quarto centenario della morte di Luca Signorelli. In tale occasione il Capitolo acconsentì che le migliori opere del pittore cortonese fossero riunite nella chiesa superiore del Gesù, ormai adibita a battistero della Cattedrale. La raccolta venne inaugurata l'11 ottobre 1925.
.