Nannina, la potenza dei cantastorie in esordio Stefania Spanò

– ROMA, 12 APR – STEFANIA SPANÒ, NANNINA (GARZANTI, PP 224, EURO 16,80). Le parole, le storie e la loro importanza attraverso le generazioni. Stefania Spanò esordisce nella narrativa con ‘Nannina’, ambientato e dedicato a Secondigliano e al prezioso rapporto tra una nonna e una nipote, che sarà in libreria il 18 aprile per Garzanti.
    Stephanie, dieci anni, ogni volta che torna a casa si lamenta con la madre perché i suoi cugini giocano all’aperto e lei no.
    Il motivo è semplice: loro possono perché sono maschi, lei invece è una femmina. Dopo la scuola, si mette a leggere sul balcone, il solo spazio esterno in cui le è concesso stare.
    Stephanie studia e studia perché sa che le parole sono la sua unica difesa contro il mondo. Gliel’ha detto la nonna, Nannina de Gennaro, detta Nannina la Cuntastroppole (la cantastorie) nei pomeriggi passati a casa sua, due piani sotto nello stesso caseggiato a Secondigliano: “‘Per le femmine tutte le cose sono più difficili. Devi imparare a difenderti. Tu devi sempre tenere il coraggio di parlare, Stephanie’. E se lo dice lei deve essere così” pensa la ragazzina.
    Cantastorie, interprete Lis e insegnante di sostegno nella scuola secondaria di primo grado, Spanò nel suo primo romanzo riprende i cunti, i racconti recitati nei cortili, della tradizione di famiglia e quelli di cui è lei stessa autrice con una “scrittura viva e vivace, una lingua intensa” come ha sottolineato la scrittrice Donatella Di Pietrantonio.
    Per alcuni Nannina è solo una vecchia pazza, per altri è la persona che, grazie ai suoi cunti ha dato un’identità e una dignità alle madri di famiglia sfiancate dalla miseria e dalla protervia degli uomini. Con le sue storie, questa nonna ha donato un volto a chi non l’aveva, ha riscattato i più deboli, ha fatto ridere e piangere. Adesso spetta a Stephanie riprendere la sua voce, cercare nei cunti un riscatto, quello di una ragazza che ha un sogno: studiare e scoprire la libertà.
    Stefania Spanò, che conduce da anni laboratori di teatro, scrittura creativa, comunicazione empatica e poesia visiva nelle periferie turbolente dell’hinterland napoletano, in Italia e all’estero, ci porta nel cuore di una realtà in cui tra i vicoli, i cortili e le piazze si può ancora udire l’eco delle tradizioni. Mette a confronto due generazioni e due diverse Secondigliano che si incontrano e si scontrano sullo sfondo di un passato che non è mai passato davvero e dove la lingua, i gesti e le movenze fanno di ogni luogo un teatro a cielo aperto. .
   

Nannina, la potenza dei cantastorie in esordio Stefania Spanòultima modifica: 2023-04-12T14:51:21+02:00da newsconulana

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