Emma D’Aquino, ‘raccontare senza sfruttare mai il dolore’

– ROMA, 29 APR – “Quando racconti i fatti nel modo giusto, dando alle persone fiducia, penso che il pubblico risponda. A chi chiedo una testimonianza, spiego sempre con chiarezza come verrà utilizzata e nel rivolgermi ai telespettatori mi guida la scelta di informare senza sfruttare mai il dolore”. Sono le linee che segue una delle giornaliste del servizio pubblico più amate e rispettate, Emma D’Aquino, al debutto dal primo maggio su Rai1 in seconda serata con il suo nuovo programma, Vittime collaterali, nel quale darà voce alle persone che hanno dovuto affrontare l’impatto di un evento drammatico, capace di stravolgere la vita.
    “Occupandomi spesso di femminicidi, anche in Amore criminale (ha debuttato come conduttrice del programma nel 2022 e dovrebbe cominciare presto la nuova stagione) mi sono ritrovata a chiedermi – dice ancora in un’intervista all’ANSA – quale fosse il destino dei ragazzi resi orfani da questi crimini. Molte volte chi resta viene abbandonato sia economicamente che psicologicamente”. Parlandone “con Antonio Di Bella (direttore per il genere Approfondimento della Rai) mi sono resa conto di quanto questo tema sia poco trattato… è stato il punto di partenza”. Nelle cinque puntate del programma, insieme a testimonianze e documenti d’archivio, c’è il tentativo di capire, ogni volta, se e come lo Stato sostenga le ‘vittime collaterali'”. Si comincia con le morti sul lavoro”, anche di “ragazzi che hanno perso la vita da studenti, durante degli stage per il progetto di alternanza scuola-lavoro”. Tra gli ospiti, i genitori del 18enne Lorenzo Parelli, e quelli di Giuseppe Lenoci, appena 16 anni. La seconda puntata sarà sugli orfani di femminicidio, mentre la terza è nata sulla scia delle storie di ragazze come Saman Abbas, Hina o Sana “che hanno pagato con la vita l’essersi ribellate a tradizioni legate alla logica di appartenenza”. In studio ci saranno ragazze di etnia diversa che sono riuscite a vivere le proprie scelte. Nella quarta puntata, “parleremo dei 30 anni dalle stragi mafiose e di quelle vittime”. Infine “per la quinta puntata, parleremo di ludopatia e di come ci siano anche molti giovani a perdersi in questa dipendenza”. .
   

Emma D’Aquino, ‘raccontare senza sfruttare mai il dolore’ultima modifica: 2023-04-29T15:09:06+02:00da newsconulana

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