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La cucina di Monco e Borghese vola alto tra Milano e Firenze


- MILANO, 04 MAG - Ad accogliere sul tavolo un bel biglietto aereo di andata e ritorno: la sera dell'1 Maggio un virtuale aereo goloso decollava con un quattro mani da Milano e più precisamente dal "Lusso della semplicità" dello chef Alessandro Borghese. Lungo viaggio per atterrare il 19 giugno a Firenze, all'Enoteca Pinchiorri dello chef Riccardo Monco.
    I due cuochi si sono conosciuti e trovati sul set del programma TV Celebrity Chef: a cena dal primo (tappa iniziale del "quattromani" andata e ritorno, che ha conquistato i gourmand meneghini) parlano del loro sodalizio come conseguenza di una folgorazione, avvenuta durante le registrazioni, che ha provocato in loro l'urgenza, quasi la necessità di voler fare qualcosa insieme e che andasse al di là dell'esperienza televisiva. Le basi della sintonia risiedono in una visione comune di come debba essere la cucina. Borghese la descrive sincera, schietta e di gusto, che va al di là di concetti di tradizione o di "fine dining" ma che sia buona e senza etichette. Monco lo incalza citando Bocuse: "Non esiste che una sola cucina: quella buona".
    Nel menu della serata milanese si sono avvicendati i piatti dell'uno e dell'altro, alla ricerca di un'armonia che viene assecondata anche da vini all'altezza. Tra gli acuti, le 'lamelle di ricciola marinate all'aceto affumicato, estratto di levistico, salsa bagna cauda, senape in dolceforte e frittelle di ceci al coriandolo' di Monco, il 'filetto di ombrina marinato alle erbe con insalata di finocchio alla sambuca, arance e olive in chiave moderna" di Borghese e la 'spalla d'agnello delle Dolomiti Lucane fondente, purea di mela verde, cavolo viola marinato al pepe rosa e salsa alla paprika' ancora di Monco.
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