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A Cannes lo sguardo dei droni contro le proteste


- ROMA, 16 MAG - La parola d'ordine del comunicato pubblicato dal sindacato è chiara: "La Cgt (Confederazione Generale del Lavoro) farà il suo cinema a Cannes". E questo in risposta al decreto delle Alpi Marittime che vietava qualsiasi manifestazione a Cannes intorno alla Croisette durante il festival cinematografico. Un atto amministrativo "identico a quello degli anni precedenti", ma che quest'anno ha un sapore diverso, calcolando il rischio di proteste contro la riforma delle pensioni che ha incendiato la Francia. Le restrizioni, come si legge su Le Monde, coprono l'intera durata della 76/a edizione del festival, fino a domenica 28 maggio, e riguardano un perimetro che comprende i dintorni del Palais des Festivals, la Croisette e le strade adiacenti. La Cgt ha già pianificato varie azioni, come parte della sua opposizione alla riforma delle pensioni. Ovvero raduni pianificati al di fuori del perimetro proibito. Inoltre i droni, già protagonisti assoluti della guerra in Ucraina, garantiranno la sicurezza durante il Festival. E questo in una manifestazione che si svolge in un clima sociale teso e con i sindacati che minacciano di tagliare l'elettricità durante alcuni grandi eventi sulla Croisette. Da qui un migliaio di agenti di polizia, gendarmi e agenti di sicurezza privata e appunto tanti droni.
    Secondo la prefettura si tratta di apparecchi utilizzati per prevenire "rischi di aggressione, furto o traffico di armi, esseri umani o narcotici, nonché la protezione di edifici e strutture pubbliche". .