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Tinto Brass, 'prendo le distanze dal Caligola di Cannes'


- CANNES, 16 MAG - "Prendo le distanze dalla versione del film Caligola che sarà proiettata al Festival di Cannes.
    Dopo numerose e infruttuose trattative che si sono susseguite nel corso degli anni, prima con la Penthouse e poi con altre figure poco chiare, per montare il materiale da me girato e che era stato rinvenuto negli archivi della Penthouse, è stata realizzata una versione alla quale non ho preso parte e che sono convinto non rispecchierà la mia visione artistica". Lo dice all'ANSA il novantenne Tinto Brass facendo riferimento al suo film del 1979, scritto da Gore Vidal, che passa nella sezione Classics del festival in una versione straordinaria della durata di due ore e cinquantatré minuti. "Come noto - ha continuato il regista -, il montaggio conferisce al film il mio stile personalissimo e se non posso montare il mio film non ne riconosco e non ne ho riconosciuto la paternità. Di Caligola esistono numerose versioni montate da altri, tra cui quella di Bob Guccione, ma nessuna corrisponde al mio progetto originario.
    Il pubblico di Cannes sarà quindi tratto in inganno dall'uso arbitrario del mio nome. Per ora non aggiungo altro. Della questione si stanno occupando i miei avvocati".
    Gli fa eco la moglie Caterina Varzi: "Quello che sta succedendo ultimamente è davvero strano, mi stanno arrivando delle strane e incomprensibili telefonate dalla Francia di persone che mi parlano di questa operazione. Non solo mi arrivano anche e-mail dello stesso tenore. Una cosa che mi ha fatto pensare che ci sia forse una volontà da parte di questi sconosciuti di fare così per provocare una reazione da parte di Tinto che susciti una polemica che crei interesse mediatico verso questa nuova versione di Caligola che passa in questa 76/a edizione del Festival di Cannes". .