L'irresistibile prova di forza mostrata contro il Real Madrid, vendicato dopo due eliminazioni di fila in Champions, ha generato, e non solo tra i tifosi del Manchester City, un contagioso moto di ottimismo ed entusiasmo, tale da ridurre la finale di Istanbul contro l'Inter all'inevitabile epilogo del più scontato trionfo. Così, mentre i commentatori si chiedono chi possa mai fermare una simile corazzata, capace di trovare nel momento clou della stagione la sua espressione più alta (23 gare senza sconfitte), a rispondere all'amletico quesito ci pensa - con sfrontata schiettezza - una delle stelle di Pep Guardiola, il talentuoso Jack Grealish.
"Non penso che molte squadre possano surclassare il Real Madrid come abbiamo fatto noi. Quando giochiamo assieme, soprattutto in casa, siamo irresistibili". Sinonimo di imbattibili, anche se Guardiola - appresa l'audacia del suo n.10 - si è affrettato a frenare i superlativi. Ma certo è difficile dare torto a Grealish, dopo l'ultima tracimante esibizione dei Citizens, perfetta per intensità, qualità di gioco, esecuzione finale.
Non solo la stampa locale, ma anche sui social e tra i commentatori più autorevoli, è un coro unanime di complimenti e ammirazione per il City, che già ora si candida ad essere una delle migliori squadre inglesi di sempre. Giudizi che si riflettono nelle quote degli allibratori inglesi per Istanbul: City strafavorito per conquistare la prima Champions League della sua storia, dopo quella persa in finale, solo due anni fa contro il Chelsea (la vittoria del City è quotata ¼, quella dell'Inter 15/4).
Già domenica, vincendo contro il Chelsea, i Citizens possono confermarsi campioni d'Inghilterra per la terza volta di fila, la quinta negli ultimi sei anni (con Guardiola in panchina), la nona nella loro storia. E nel primo sabato di giugno avranno anche la possibilità di alzare al cielo la Fa Cup, nella finale di Wembley contro i cugini dello United. Di cui puntano ad eguagliare il mitico treble del 1999, quello con Sir Alex Ferguson in panchina. Sulla strada dei Citizens restano però tre ex United, Romelu Lukaku, Henrikh Mkhitaryan e Matteo Darmian, possibili titolari nerazzurri nella finale sul Bosforo.
La Champions rappresenterebbe la consacrazione finale del City, e di Guardiola stesso, salito a quattro finali continentali. Un'impresa storica, distante tre sole partite, l'ultimo passo, che - secondo il calcolo delle probabilità di un dipartimento di statistica - ha il 56% di possibilità di avverarsi. Più vicino che lontano, questione di tempo. Il responso matematico condiviso da un intero paese.