News IT

Rugby: World XV convoca giocatore anti-gay; tecnico 'ma è bravo'


- LONDRA, 23 MAG - L'aver pubblicato sui social una serie di post, l'ultimo dei quali conteneva un invito agli omosessuali e gli altri cosiddetti peccatori ("ladri, bugiardi, adulteri, idolatri, atei, ubriachi, e fornicatori") a ravvedersi, "altrimenti l'inferno vi aspetta", gli era costato la cacciata dalla nazionale australiana e la rescissione del contratto da 2,5 milioni con la federazione rugby a pochi mesi dai Mondiali del 2019.
    Protagonista di questa vicenda era stato Israel Folau, estremo/tre quarti ma soprattutto fervente cristiano evangelico che aveva commentato dicendo che "il mio credo religioso non dovrebbe impedire la mia capacità di lavorare o di giocare per il mio club e il mio Paese". Poi era tornato nella Rugby League giocando per i Draghi Catalani prima di tornare alle origini e arruolarsi sotto le insegne di Tonga, con cui, tornato nel rugby a XV, giocherà i prossimi Mondiali in Francia.
    Ma a scatenare le polemiche, particolarmente vivaci sui media britannici, è stato il fatto che ora sia stato convocato per il World XV, equivalente rugbistico di quello che un tempo era il Resto del Mondo del calcio, che giocherà domenica a Twickenham contro i Barbarians, in un match prima del quale verrà esposto un vessillo arcobaleno in segno di solidarietà verso la comunità Lgbtq.
    Ma allora come si spiega che sia stato chiamato Folau, ovvero uno che i gay non li vede di buon occhio? "L'ho chiamato perché è un grande giocatore - la spiegazione del selezionatore del World XV, l'ex ct degli All Blacks Steve Hansen -. Sapevo che la sua convocazione avrebbe provocato delle polemiche e ferito alcune persone, ma a me interessa il giocatore e non le sue idee, che peraltro non condivido". "E in ogni caso Folau è stato sanzionato - ha aggiunto Hansen - e ora può giocare perché è un elemento di levatura mondiale e il mio compito è di selezionare i migliori". .