News IT

Assolatte, nel 2022 allarme costi ma export in crescita


- MILANO, 20 GIU - Nel 2022 il prezzo del latte alla stalla è aumentato di oltre il 30% rispetto all'anno precedente.

Così come quelli del mais e del grano, da cui dipendono i mangimi essenziali per la filiera del latte. È quanto emerge dalla 78esima assemblea di Assolatte che si è tenuta oggi a Milano, chiamando a raccolta le imprese di trasformazione del comparto lattiero caseario e gli stakeholders del settore. Ma oltre al raddoppio dei costi dei semilavorati come il cartone e i prodotti chimici, anche plastica e pallet sono aumentati mediamente del 30-40%. Nonostante questo, le consegne di latte sono calate solo dello 0,8%, permette di all'Italia di mantenere una disponibilità di latte bovino intorno alle 13 milioni di tonnellate. Diverse produzioni derivate hanno segnato addirittura un incremento, dal latte alimentare (+1,3%) ai fermentati (+2,3%) e, soprattutto, al burro (+6,7%). È da evidenziare però una significativa contrazione delle produzioni casearie (-2,9%), che non riguarda però la Mozzarella di Bufala Campana, cresciuta del 3,8%.

Il canale estero si è confermato ancora una volta leva di crescita fondamentale per le aziende, facendo registrare un nuovo record di esportazioni casearie, che grazie a un +6,4% giungono a quasi 570mila tonnellate.

Il primo trimestre del 2023 si è chiuso in positivo, con produzioni ancora in crescita e un lieve recupero anche dei formaggi. L'export appare diviso tra mercati UE ed extra UE: i primi confermano il loro ruolo di bacino di acquisto essenziale per i formaggi italiani (+7% fino a marzo); i secondi, invece, risultano in contrazione a cominciare dall'America (-5,6%) e dall'Asia (-5,4%). .