News IT

Calcio: in Lega Pro ecco il pallone 'Artemio', omaggio a Franchi


Aa - FIRENZE NOVA, 23 GIU - Si chiama Artemio il pallone della prossima stagione della Lega Pro. La presentazione oggi a Firenze, al 'Circolo Canottieri', alla presenza del presidente Matteo Marani: "La scelta del nome del pallone - ha spiegato - ereditata dal mio predecessore Francesco Ghirelli, è dedicata alla memoria di Artemio Franchi, uno dei più grandi se non il più grande dirigente della storia del calcio italiano, il padre di questa categoria: la Serie C, allora semiprofessionistica, nacque proprio a Firenze grazie a lui". A produrre il pallone l'azienda Erreà rappresentata dal presidente Angelo Gandolfi.
    Artemio è composto da 14 pannelli, con certificazione FIFA Quality Pro, il design si ispira alle maglie Erreà degli anni '90 e come nella scorsa stagione vi è stato inserito un QR Code speciale attraverso il quale la Lega Pro potrà fornire informazioni esclusive.
    "Un giusto mix tra storia, tradizione e futuro - ha detto Marani - e sarà protagonista in oltre 1200 partite. I nostri ascolti sono incrementati a livello di record negli stadi e davanti alla tv, abbiamo raggiunto il milione di ascolto per la sola finale playoff. Questo conferma che la C ha un grande pubblico e un grande bacino e forse è il calcio più vicino alla gente''. Non mancano i problemi economici: "Vero, però abbiamo un ventesimo dell'indebitamente della A, quindi chi produce debito al calcio italiano non è la C. Grazie anche a chi mi ha preceduto - ha rimarcato Marani - abbiamo un sistema di garanzie di controllo anche bancario molto rigoroso". Entrando poi nel dettaglio ha aggiunto: "Abbiamo avuto la mancata iscrizion del Pordenone, sarà riammessa una delle squadre che ha partecipato all'ultimo campionato di C. In caso di rigetto di domanda procederemo con il ripescaggio: ad aver diritto per prima sarà una squadra Under 23, poi una della D e infine una delle retrocesse dalla Lega Pro mentre l'anno prossimo sarà invertito il criterio tra D e C. L'Atalanta si sta muovendo per la seconda squadra, il caso Juve dimostra che le seconde squadre possono essere una risorsa importante. Comunque andrà rivisto il criterio dei ripescaggi e al prossimo Consiglio Federale chiederò di rivedere questa normativa''. .