A commemorare Camilleri sono il jazz e il suo interprete Rava

(di Francesco De Filippo) Forse soltanto un altro “grande vecchio” poteva ricordare e commemorare il “grande vecchio” Andrea Camilleri: Enrico Rava, uno dei più grandi jazzisti italiani. A distanza di due giorni dal quarto anniversario della morte dello scrittore, al Fondo Camilleri, si è fatta una scelta di gusto e di passione, ricordarlo attraverso un lato meno conosciuto, l’amore per il jazz (testimoniato da una ricca collezione di dischi dell’epoca). Titolo dell’incontro è stato, non a caso, “Pensieri in musica. Camilleri e il suo jazz”, coordinato dal giornalista Roberto Mastroianni conduttore anni fa di una seguita rubrica di jazz in Rai. A seguire, le letture di Alberto Melone e della nipote di Camilleri, Alessandra Mortelliti.
    Rava, classe 1939, triestino per sbaglio, di famiglia piemontese, ha raccontato il primo incontro con Camilleri che amava come scrittore e poi gli altri che seguirono, segnati dalla comune passione per la musica, e non solo. Nel 2003 circa Camilleri lesse un suo testo sul tempo a Rava e a un giovane Stefano Bollani. Intorno al 2007 Rava con l’attore Marco Baliani mise in scena Requiem per Chris, soggetto inedito di Camilleri (per un film che non sarebbe mai stato realizzato): una storia siciliana che si conclude in una New Orleans segnata dalla catastrofe dell’uragano Katrina. Nella città che mantiene, nonostante la tragedia, il fascino della tradizione musicale, Chris Lamartine (Rava stesso?), incarna le origini e la storia del jazz afro-americano. “L’abbiamo inaugurato questo lavoro a Parma con Bagliani – ha specificato il trombettista – l’ultima volta è stata invece messa in scena al Festival di Ravello”.
    L’appuntamento è stato l’occasione per Rava di ricordare alcune tappe fondamentali nell’evoluzione del jazz degli ultimi decenni. Tra Ornette Coleman, Miles Davis e altri grandi del jazz, a lungo si è parlato (e si è ascoltato) Sweet Georgia Brown di Django Reinhardt.
    “Ho cominciato a sette anni a interessarmi al jazz, ed ero un disastro perché non facevo altro che ascoltare jazz tutto il giorno”, ha ricordato Rava e, parlando di Camilleri: “Quando l’ho incontrato per la prima volta, sapevo che anche lui era appassionato di jazz”, ed è stata subito sintonia.
   

A commemorare Camilleri sono il jazz e il suo interprete Ravaultima modifica: 2023-07-19T20:02:54+02:00da newsconulana

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