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Michieletto, 'questo Rigoletto porta ricordi emozionanti'


"Questo Rigoletto porta con sé dei ricordi emozionanti. Primo spettacolo dal vivo del 2020 in Italia con il pubblico, è stato messo in scena rispettando tutti i regimi di contenimento imposti in quel momento". Damiano Michieletto ricorda così la rivoluzionaria versione cinematografica in chiave noir del capolavoro verdiano, proposta con grande successo nel 2020 al Circo Massimo in piena emergenza Covid e che ora torna alle Terme di Caracalla dal 3 al 10 agosto.
    "Il Teatro dell'Opera, con grande orgoglio, aveva accolto la sfida di realizzare la stagione al Circo Massimo - dice il regista - e la presenza del presidente Sergio Mattarella aveva acceso l'entusiasmo di tutti. A distanza di tre anni lo riproponiamo a Caracalla, con un lieve adattamento e su un palcoscenico più piccolo. Lo spettacolo mantiene il progetto di mescolare recitazione e riprese live: tre operatori steady-cam si muoveranno tra il cast per regalare al pubblico un doppio sguardo durante tutta l'opera".
    Il Teatro Grande vede il debutto del direttore d'orchestra Riccardo Frizza e del tenore Piero Pretti, nel ruolo del Duca di Mantova, mentre sarà la prima volta con il Teatro dell'Opera di Roma e a Caracalla per il soprano Zuzana Marková, che darà voce e corpo a Gilda. Torna nel ruolo del protagonista il baritono Roberto Frontali, già applaudito al Circo Massimo. Il coro è diretto da Ciro Visco. Ambientato negli anni '80 in un immaginario mondo criminale, lo spettacolo è concepito come un noir da grande schermo, dove recitazione e video si intrecciano per restituire sogni, desideri e colpe dei protagonisti. Nello spazio di una provincia degradata, Rigoletto è un buffone deforme, disprezzato e umiliato che, mosso a vendetta per proteggere il suo unico amore, finisce per diventarne il responsabile della morte.