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Via libera dal Cdm, i musei autonomi salgono da 44 a 60


Il Consiglio dei ministri ha approvato in via preliminare uno schema di Dpcm che realizza un primo e importante intervento di riorganizzazione dei musei statali italiani: sale da 44 a 60 il numero dei musei, parchi archeologici e altri siti culturali statali dotati di autonomia speciale. In particolare, saranno tre i nuovi istituti di livello dirigenziale generale: i Musei Reali di Torino, il Museo archeologico nazionale di Napoli e la Galleria dell'Accademia-Musei del Bargello di Firenze, che accorpa le due strutture precedentemente di livello dirigenziale non generale.
    Inoltre, nascono 17 nuovi istituti di livello dirigenziale non generale.
    La proposta di riforma - spiega il ministero della Cultura - ha ottenuto nelle scorse settimane parere favorevole da parte del Consiglio Superiore Beni culturali e paesaggistici. La bozza preliminare dello schema di decreto sarà inviata al Consiglio di Stato per il parere prima dell'approvazione definitiva in Consiglio dei ministri. "L'autonomia concessa ad alcuni grandi musei è una scelta operativa - spiega il ministro Gennaro Sangiuliano - che consente di elevarne la qualità e la fruibilità. Essere autonomi significa avere una gestione manageriale che permette decisioni rapide nell'ottica della tutela e della promozione delle strutture. Con questo provvedimento si riconosce, inoltre, il valore di grandi siti culturali italiani che, di fatto, per l'importanza delle collezioni e delle opere custodite, si sono già conquistati un grande rilievo sul campo".