News IT

Mads Mikkelsen, io Bastarden tutto d'un pezzo


Ambizione, epica e vendetta, la grammatica del melodramma è tutta in Bastarden (The Promised Land) di Nikolaj Arcel, in concorso alla Mostra di Venezia, che ci porta a metà '700, quando il re danese Frederik V mostra il folle desiderio di veder coltivata la brughiera selvaggia dello Jutland in modo che possa generare nuove tasse da far entrare nella cassa reale. Nessuno però osa eseguire il decreto reale, perché la brughiera è un luogo desolato e pericoloso, popolato solo da nomadi e banditi. A questo punto entra in scena Ludvig von Kahler (Mads Mikkelsen), ex capitano dell'esercito danese, che anche per l'ambizione di ricevere un titolo nobiliare decide di tentare l'impresa. "Sì è vero - spiega Mikkelsen al Lido - il mio personaggio è pronto a fare qualsiasi cosa per ottenere un obiettivo, è un personaggio bellissimo, ma non penso mi somigli. Se, ad esempio, impersonifico Einstein più che imparare qualcosa da questo personaggio, cosa non facile, cerco piuttosto di portare qualcosa di mio. Questo secondo me deve fare l'attore". Nel film, tratto dal romanzo Kaptajnen og Ann Barbara di Ida Jessen, Ludvig, oltre ad avere contro l'ostilità della brughiera, dovrà vedersela con un perfido proprietario terriero (Simon Bennebjerg) che gli metterà in tutti i modi i bastoni tra le ruote e con la mentalità dell'epoca per il fatto che ha accolto una ragazzina di colore considerata allora foriera di sventure. Dalla sua l'ex capitano ha, oltre a un'ostinazione esagerata, anche la vicinanza di una ex cameriera con la quale metterà su famiglia.