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Allen, 'sempre stato fortunato, la morte? Bisogna distrarsi'


"Sono sempre stato molto fortunato nella vita. Ho avuto genitori che mi amavano, moglie e figli e, a quasi 88 anni, non sono mai stato un giorno in ospedale. Anche come regista poi mi è andata bene e spero che per me questa fortuna continui". Così oggi al Lido Woody Allen, sempre più minuto e in camicia celeste, commenta il suo Coup de Chance, film fuori concorso in questa edizione del Festival di Venezia e che racconta un po' come aveva già fatto in Match point l'importanza del caso nella vita.
    Sulla sua fascinazione per la morte che condivide con Ingmar Bergman dice solo: "Non c'è nulla che si possa fare contro di lei, è davvero una brutta cosa che esiste. Possiamo solo non pensarci, distrarci".