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Rapporto Coop, nei prossimi mesi 36% italiani ridurranno consumi


L'economia italiana perde la spinta dei consumi. Nei prossimi mesi le intenzioni di spesa degli italiani fanno segnare una brusca inversione di rotta: 36% sono gli italiani che intendono ridurre i consumi al netto dell'inflazione, contro solo l'11% che pensa di aumentarli. Lo rileva il 'Rapporto Coop 2023 - Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani', la cui anteprima digitale è stata presentata a Milano.
    Le prospettive sono poi appesantite dalla crescita eccezionale dell'inflazione che solo negli ultimi due anni ha abbattuto il potere d'acquisto in una misura pari a 6.700 euro procapite e, secondo l'80% dei manager intervistati nell'ambito del Rapporto bisognerà aspettare almeno il 2025 prima che la crescita dei prezzi torni ai livelli pre-pandemici. "Siamo di fronte a un momento davvero complesso che il Rapporto Coop rappresenta nelle sue varie articolazioni e che si ripercuote con estrema coerenza sul mercato del largo consumo - ha commentato Maura Latini, presidente Coop Italia- , sensibile termometro della quotidianità. In sintesi, il primo giro di vite sui consumi già partito prima dell'estate sembra ulteriormente inasprirsi e si ripercuote sui volumi delle vendite".
    A cadere sono gli acquisti dei beni tecnologici. In particolare, le vendite di smartphone nuovi si riducono in quantità del 10% negli ultimi 12 mesi (sono oltre 1,3 mln di telefoni venduti in meno). E, dopo aver riguadagnato nel primo semestre i livelli prepandemici, gli italiani si sono ancora concessi pranzi e cene con estrema oculatezza durante l'estate, ma, passeranno nuovamente l'autunno in casa (il 51% dichiara di ridurre il numero di occasioni conviviali fuori casa nei prossimi 12/18 mesi).