In libreria capolavoro di Don Robertson, autore che piace a King

DON ROBERTSON, MISS MARGARET RIDPATH E LO SMANTELLAMENTO DELL’UNIVERSO (NUTRIMENTI, PP. 538, EURO 22) – Miss Margaret Ridpath e lo smantellamento dell’universo è un romanzo corposo e affascinante, apparso per la prima volta nel 1977. Una nuova edizione è ora disponibile in italiano, per i tipi di Nutrimenti, e con traduzione di Nicola Manuppelli. Si tratta di una delle opere più amate dell’americano Don Robertson, autore di talento, paragonato dai critici a Mark Twain, J. D. Salinger e Booth Tarkington. Tra i suoi grandi estimatori figura Stephen King.
    Robertson, scrisse ben diciotto romanzi, raggiunse un buon successo, vinse dei premi, ma negli ultimi anni della sua vita si allontanò dal mondo letterario, anche per problemi di salute, e a poco a poco venne dimenticato.
    Originario dell’Ohio, dove è sempre vissuto, Robertson ha ambientato storie e personaggi nella città immaginaria di Paradise Falls, che dà anche il titolo a uno dei suoi lavori. Affiancava l’attività letteraria a quella di giornalista e critico cinematografico e teatrale. E il cinema e il teatro, stilisticamente, sono presenti nella sua scrittura ed è ciò che la rende potente e irresistibile.
    Miss Margaret Ridpath è un affresco dell’America degli anni di Richard Nixon. Il primo fulminante capitolo si apre con una “conversazione speculativa”: tre persone della buona borghesia, chiacchierano amabilmente. Sono Pete, sua moglie Sarah e il cognato George. Se ne stanno in un’ampia cucina bianca, un sabato sera, felici e contenti a mangiare formaggio limburger e a bere lattine di birra Rolling Rock. Deglutiscono, sgranocchiano, fanno confusione, biascicano. Discutono di Margaret, morta a 63 anni nel 1974 in uno scontro a fuoco con un terzetto di rapinatori di banche.
    Margaret, timida, col terrore delle api e delle canoe, eppure capace di una forza straordinaria nelle situazioni più imprevedibili. La sorella Sarah mentre taglia fettine sbilenche di formaggio afferma sbrigativa: “Non ha mai avuto coraggio. Era gentile e non avrebbe fatto del male ad anima viva. La calpestavano tutti”. A quel punto Pete e George si domandano se coraggio e gentilezza siano compatibili. Le voci a poco a poco sfumano e nel capitolo successivo si scopre di più su Margaret, contabile, giocatrice di bridge, e per decenni impegnata ad accudire la madre malata.
    Con una scrittura immediata e ammaliante, che ha il pregio di far sentire a casa il lettore, Robertson consegna un ritratto di sorprendente bellezza.
   

In libreria capolavoro di Don Robertson, autore che piace a Kingultima modifica: 2023-09-28T13:26:26+02:00da newsconulana

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