“Una storia degli italiani d’America che fa dialogare le generazioni in modo fortemente innovativo”. Così il direttore generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie, Carlo Vignali, ha descritto il fumetto l’Hotel degli Invisibili.
    Si tratta di un’opera che, attraverso la storia di un bambino che si imbarca verso l’Argentina fuggendo dalla guerra, narra l’odissea dei migliaia di migranti che lasciarono le loro terre e i loro affetti in cerca di un futuro migliore.
    Giunto espressamente a Buenos Aires per la presentazione del libro tenuta martedì nella sede del Club Italiano, Vignali ha sottolineato che, come nei fumetti classici, anche in questa storia di migranti “si incontrano tanti supereroi” che la rendono “epica ed universale”.
    L’ambasciatore, Fabrizio Lucentini, ha evidenziato da parte sua che il fumetto realizzato da Ariel Olivetti e Luciano Saracino, “emoziona moltissimo” in quanto riesce a descrivere “il vissuto dei migranti”, le singole storie che spesso rimangono celate dietro ai numeri che solo quantificano quell’esodo. Vicende che raccontano “da dove veniamo, chi siamo e verso dove andiamo”, ha aggiunto Lucentini.
    Saracino e Olivetti, rispettivamente autori del copione e dei disegni, sono entrambi internazionalmente riconosciuti ed entrambi di origini italiane. Durante la presentazione hanno sottolineato l’orgoglio che ha rappresentato per loro affrontare questa sfida e anche come l’esperienza li abbia riportati alle loro origini e abbia finito per rappresentare “un omaggio ai nonni”.
    Parole che fanno eco a quelle della prefazione del libro scritta e firmata dallo stesso vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani. “L’Hotel degli Invisibili ha un valore particolare, queste pagine raccontano della specialità del legame tra Italia ed Argentina”, afferma il ministro.
    Tajani sottolinea in questo senso che si tratta di un’iniziativa in linea con “l’azione di rilancio e valorizzazione del patrimonio di relazioni istituzionali, d’affari, sociali e culturali che uniscono l’Italia al continente latino americano” portata avanti dal Maeci sotto la sua conduzione,