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Trent'anni di calligrafismo cinese in mostra a Bologna


Sono passati poco più di trent'anni da quando il maestro cinese Luo Qi fondò, nel 1992, il 'calligrafismo', un movimento rivoluzionario e trasversale che tenta di trasformare la calligrafia cinese in una forma d'arte contemporanea "fruibile globalmente attraverso un radicale cambiamento dei suoi principi estetici e della sua funzione semantica". Una mostra, 'INKiostro di voci', in programma dal 12 ottobre al 5 novembre al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, vuole festeggiare questi decenni di attività del movimento attraverso una retrospettiva dedicata proprio a Luo Qi, fondatore e massimo rappresentante.
    La calligrafia è un asse fondamentale della cultura e della civiltà cinese: l'intera storia della Cina è legata a doppio filo con la storia della sua scrittura e della calligrafia, che ha da sempre rappresentato la 'regina' delle arti e il massimo veicolo di espressione del sé. A partire dagli anni '80, il panorama della calligrafia cinese è stato completamente rinnovato e ha subito un processo di modernizzazione mai visto prima attraverso la nascita di diversi movimenti, tra i quali il più dirompente è stato proprio il 'calligrafismo'. La scelta di esporre le opere al Museo della musica è dovuta al fatto che molta della riflessione artistica di Luo Qi si basa sull'interazione tra calligrafia e musica: è infatti fortemente influenzato dall'arte occidentale, che ha rivoluzionato il modo stesso di fare calligrafia creando un linguaggio definibile come "musica del segno scritto" o "musica della linea".
    Luo Qi, docente alla China Academy of Art di Hangzhou, la più prestigiosa accademia d'arte cinese, trasforma la calligrafia in una forma di arte astratta dalla forte caratterizzazione pittorica, ricorrendo all'uso estensivo del colore, a linee di ispirazione calligrafica che richiamano antichi pittogrammi o scritture corsive, e servendosi di tantissimi media differenti (pittura a olio, inchiostro, installazioni, performance, body painting e perfino fashion design), al fine di dare vita a una nuova forma artistica dalla forte potenza espressiva, a metà tra la calligrafia cinese tradizionale e l'arte moderna occidentale.