Anche Nicola Zalewski, terzino della Roma, sarebbe coinvolto nel presunto giro di scommesse, secondo le nuove rivelazioni su Dillingernews.it di Fabrizio Corona. E’ il quarto nome di calciatore che fa l’ex agente fotografico, dopo quelli di Fagioli, Zaniolo e Tonali.
“E’ giusto cercare di aiutarli a difendersi, poi c’è la giustizia farà il suo corso: ma se sono state fatte delle cose irregolari è giusto pagare”. Così il ct della Nazionale Luciano Spalletti sul caso scommesse che ha coinvolto i due azzurri Tonali e Zaniolo.
Nicolò Zaniolo intanto è rientrato in Inghilterra dopo aver lasciato Coverciano in seguito alla notifica degli atti di indagine sulle scommesse. Fonti vicine al giocatore – secondo quanto apprende l’ – parlano di moderata serenità intorno alla vicenda. Il giocatore avrebbe ammesso di aver utilizzato una piattaforma, che non sapeva essere illegale, non per scommesse sul calcio, ma per giocare a carte (sembrerebbe blackjack). Il legale nominato stamani è l’avv. Antonio Conte, che lo ha seguito già nella causa d’affidamento del figlio. Adesso si attendono gli atti. Si valuterà poi la strategia e se essere affiancato da un penalista.
Il reato contestato a Zaniolo è esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa. Secondo quanto si apprende, la fattispecie contestata all’ex calciatore della Roma finito nel registro degli indagati assieme a Fagioli e Tonali nell’indagine sul calcio scommesse. è quella prevista all’art 4 della legge 401 del 1989. Ieri gli inquirenti hanno proceduto al sequestro dei telefoni cellulari che verranno ora analizzati e in particolare si passeranno al setaccio le chat.
Sarà l’analisi delle copie forensi dei telefonini di Sandro Tonali e Niccolò Zaniolo uno dei prossimi passaggi dell’inchiesta della procura di Torino sulle presunte scommesse illecite nel mondo del calcio. La polizia ieri si è presentata al raduno della Nazionale a Coverciano per consegnare un avviso di garanzia ai due azzurri: un atto imposto dal fatto che entrambi giocano all’estero. I loro nomi sono stati fatti ieri da Fabrizio Corona nel corso di un’audizione che si è svolta in questura a Milano. Una circostanza che incuriosisce gli inquirenti è l’identità della misteriosa fonte del fotografo.
Scommesse non lecite per un ammontare complessivo nell’ordine del milione di euro. Questo è il fronte degli accertamenti aperti dalla procura di Torino sul mondo del calcio. Per i tre giocatori iscritti nel registro degli indagati il fascicolo è aperto per ‘esercizio abusivo di gioco o di scommesse’, previsto dalla legge 401 del 1989, e in particolare il comma 3 dell’art 4, che punisce chi partecipa ad attività abusive organizzate e gestite da altri soggetti con l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda.
Corona accusa anche la madre di Zaniolo
“Anche la mamma di Zaniolo aveva un ruolo da protagonista nel giro di scommesse del figlio”. E’ quanto avrebbe detto la cosiddetta “fonte” a Fabrizio Corona, stando a nuove rivelazioni riportate sul sito Dillingernews.it, in cui l’ex agente fotografico sta pubblicando in questi giorni dettagli e nomi sul nuovo fronte del calcioscommesse, su cui indagano i pm torinesi. Quello che Corona chiama “l’informatore” o la “gola profonda” gli avrebbe detto che Francesca Costa, madre dell’ex attaccante della Roma, avrebbe gestito “gli affari del figlio” e che sarebbe stata “a conoscenza di tutto”. Nel testo riportato sul sito si legge anche, a proposito delle “informazioni fornite dalla fonte di Fabrizio”, questo passaggio, sempre riferito alla presunta ‘talpa’: “una gola profonda nella Figc?”.
L’ex agente fotografico ha poi fatto il nome di Nicola Zalewski, terzino polacco della Roma,anche lui coinvolto nel presunto giro di scommesse. “Ho un nome di un giocatore della Roma (…) che gioca ora (…) italo-polacco”, dice a Corona il suo cosiddetto “informatore” in una telefonata ripresa in un video caricato sempre sul sito. Nel video, però, non si sente il nome del terzino romanista (pubblicato invece nell’articolo) perché in quel passaggio parte un suono a coprire la voce. “So anche Fagioli a chi deve parecchi soldi”, dice ancora la presunta fonte. “Alla malavita serba?”, chiede Corona. “No, no, ti assicuro che qui a Roma non solo i malavitosi hanno il banco, perché io ho saputo tramite delle amicizie con certezza che un cantante o un dj ha un banco molto importante a Roma”. E l’ex agente fotografico chiede: “Famosi?”. La ‘talpa’ risponde: “sì sì”. Ma altri nomi sono coperti da suoni. “Questo banco di scommesse – aggiunge la voce – so che faceva giocare alcuni giocatori tra cui … (partono altri suoni a coprire i nomi, ndr) Fagioli so che gli deve 70mila euro”. La voce della “fonte”, con accento romano, che si sente in questo video sembra diversa dalle altre due che facevano riferimenti ai casi Fagioli e Zaniolo e che si sentivano in altri filmati. “Qualcuno sul web ha parlato di metodo Amadeus per le rivelazioni di Dillingernews – si legge sul sito – Fabrizio Corona ha scelto di darvi i nomi uno alla volta”. In una storia su Instagram dice di avere “50 nomi”. L’informatore di Fabrizio, scrive il sito, “fino ad oggi, si è rivelato assolutamente attendibile. Una persona ben inserita nel mondo del calcio e delle scommesse. Che si tratti di qualcuno all’interno della Figc o di qualcuno inserito nel mondo del betting è ininfluente”.
Secondo ambienti investigativi a Torino, la talpa che sta rivelando a Fabrizio Corona dettagli sulle scommesse illegittime dei calciatori si trova in ambienti romani. I nomi di Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, menzionati ieri dall’ex re dei paparazzi, erano comunque noti da tempo alla squadra mobile e a palazzo di Giustizia. L’inchiesta, che si riferisce a giri di scommesse on line non solo di natura sportiva, è aperta dal 2022. La prima comunicazione di Corona è del 2 agosto 2023, quando affermò che il bianconero Nicolò Fagioli soffriva di ludopatia, senza però menzionare che a Torino era aperto, in gran segreto, un procedimento giudiziario.
Sbrollini: ‘Ludopatia è un’emergenza sottovalutata’
“Quello che sta investendo il calcio italiano è un vero e proprio Tsunami. Lo spettro delle scommesse, dopo gli scandali del 1980 e del 2011, torna ad aleggiare su questo mondo. Con modalità preoccupanti, come la visita degli agenti a Coverciano e lo stillicidio di nomi da parte di Fabrizio Corona, che tra poco, a quanto pare, ne svelerà un altro. E, al di là delle conseguenze sportive o penali, ci riporta a quella che è una emergenza sociale, spesso sottovalutata: la ludopatia”. Lo afferma la senatrice di Italia Viva Daniela Sbrollini, responsabile sport del partito e vicepresidente della commissione Affari sociali e Sanità del Senato. “La ludopatia è un demone che può portare intere famiglie alla rovina economica o all’isolamento sociale. E colpisce – aggiunge Sbrollini – senza distinzione di età, sesso e stato sociale: disoccupati, pensionati, lavoratori, perfino ragazzi ricchi e famosi. In questo caso, il fenomeno assume connotati ancora più preoccupanti, perché i calciatori sono modelli di riferimento per i giovani e rischiano di diventare diseducativi. E sappiamo che questo tipo di dipendenze colpisce in particolare proprio i giovani, ai quali dobbiamo proporre modelli sportivi positivi. E in Italia, per fortuna, sono la maggioranza”.