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Il 'sueno' di Calderon conquista il pubblico a Genova


Musica, ritmi sudamericani, danze e aperitivi, il 12 ottobre a Genova per l'apertura della stagione del Teatro Nazionale che porta sui suoi palcoscenici di Sampierdarena (il Modena e la sala Mercato) i primi titoli del cartellone. A cominciare dall'apertura con La vida es sueño, capolavoro di Calderon de la Barca, in lingua originale con sovratitoli in italiano e proposto in una coproduzione fra lo stesso Nazionale e la Compañia Nacional de Teatro Clàsico di Madrid. Scritto nel 1635, il testo con il linguaggio teatrale composito, tipico del barocco, si interroga sul mistero della vita, fra realtà e sogno, sul libero arbitrio, sulla morte.
    La vicenda del principe Segismundo imprigionato dalla nascita in una torre dal padre, il re Basilio, per via di una profezia che lo vorrebbe crudele e feroce, pone domande sulla nostra esistenza. Il regista Declan Donnelan, autore dell'adattamento del testo insieme a Nick Ormerod, ha costruito uno spettacolo ricco di contrasti: momenti di incalzante vivacità con gag comiche accompagnate da ritmi musicali trascinanti e gli attori (bravissimi) trasformati in dinamici ballerini; momenti da telenovela, con una recitazione compassata e il sottofondo di un pubblico ora plaudente ora ilare (la bella scena fra Astolfo ed Estrella); momenti, infine, di forte tensione negli episodi in cui Calderon indugia su riflessioni filosofiche più sottili. In una scena totalmente spoglia con un fondale costituito da porte che si aprono e chiudono, Donnelan muove gli attori con maestria e inventa gag divertenti che finiscono per coinvolgere anche il pubblico: è il caso della temporanea "libertà" concessa a Sigismondo che a luci in sala accese, corre per la platea, si intrattiene con qualche spettatore, traducendo in fisicità motoria la sua ansia di riconquistare il tempo perduto.
    Alfred Noval è un Segismondo di forte carattere, duttile, abile nel giocare fra toni tragici e toni comici in un continuo mutare di espressione. Accanto a lui lodevoli anche gli altri: Ernesto Arias (Basilio), Rebeca Matellan (Rosaura), Goizalde Nuñez (Clarin), Angel Ruiz (Clotaldo), Manuel Moya (Astolfo), Irene Serrano (Estrella). Applausi calorosi, repliche fino a domenica.