Trotto: associazioni a Masaf,senza interventi nel 2024 chiudiamo

Montepremi sempre più povero e mal distribuito nelle aree geografiche, ippodromi tenuti in condizioni ‘pessime’, premi pagati a 130 giorni, e per quelli a fattura addirittura 10 mesi (in Francia 15 gg): sono alcuni dei punti salienti di un documento che dieci associazioni del trotto hanno inviato al Masaf per chiedere interventi immediati e concreti senza i quali il settore, che peraltro riscuote grandi successi sportivi internazionali, con il nuovo anno dovrà cessare l’attività. Gli ippici dal primo gennaio prossimo “non saranno più in condizione di partecipare alle corse – si legge – con la conseguente chiusura delle scuderie, il licenziamento delle migliaia di addetti e delle loro famiglie, la consegna al Ministero di migliaia di cavalli e fattrici, non potendo più sostenere il costo del mantenimento”.
    Nella lettera si parla di una crisi “che colpisce da oltre un decennio l’ippica” di “mancate risposte ai problemi che abbiamo più volte sollevato nel corso del tempo”. Da qui la richiesta di “un aumento dello stanziamento del montepremi di 20 milioni annui per i prossimi tre anni. La finanziaria è ormai alle porte e il mantenimento o, addirittura, la riduzione di quello attuale non consentirebbe alla filiera di continuare a svolgere il proprio lavoro; una diversa distribuzione del montepremi a livello geografico; disdire e rivedere le convenzioni con le società di corsa. La qualità di molti dei nostri ‘teatri’ è pessima per il disinteresse degli ippodromi. Troppi soldi spesi male; un sistema di pagamento dei premi che consenta agli operatori l’ accredito dei premi in un massimo di 30 gg dalla data della corsa.
    La lettera è firmata dalle associazioni Anact, Ciga, Federnat, Imprenditori Ippici, Ippica Nuova, Organismo Ippico, Ptl, Snapt. Upt, Urtuma.
   

Trotto: associazioni a Masaf,senza interventi nel 2024 chiudiamoultima modifica: 2023-10-13T16:24:40+02:00da newsconulana

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