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Simone Cristicchi a teatro con Franciscus


"Se San Francesco nascesse oggi? Me lo immagino un artista in tournée con il suo spettacolo, che è poi raccontare il Vangelo. Una lunghissima tournée a ingresso libero nelle piazze". Così Simone Cristicchi racconta all' la sua nuova avventura: Franciscus. Il folle che parlava agli uccelli, nuova tappa teatrale della sua personale ricerca sul "mondo dell'invisibile", che dopo lo spettacolo sulla figura del predicatore David Lazzaretti, dopo Alla ricerca della felicità e il Paradiso da Dante, si dedica al santo più famoso e amato al mondo, Francesco da Assisi.
    Produzione Centro Teatrale Bresciano, Accademia Perduta Romagna Teatri con Corvino Produzioni, scritto insieme a Simona Orlando, lo spettacolo debutta al Sociale di Brescia dal 7 al 13 novembre, in tournée fino a marzo 2024 (con tappe anche a Belluno, Ferrara, Rovereto, Bolzano, Roma).
    "San Francesco era un rivoluzionario, un estremista, innamorato della vita - dice il cantautore - Soprattutto era un uomo in conflitto con se stesso e da quel dolore è scaturita una trasformazione. Non si può prescindere dalla sua esperienza mistica, ma in generale era un uomo che cercava di capire il mondo e riportare un'armonia con il creato e quindi con il divino. E' l'uomo della relazione, dell'incontro: un concetto importante anche oggi con quello che stiamo vivendo". In un musical, con "sette-otto nuovi brani" scritti insieme ad Amara e con musiche di Tony Canto, Cristicchi solo in scena canta San Francesco in un dialogo tra se' e il Cencio, immaginario stracciarolo dell'epoca, che parla un esperanto di umbro, francese, spagnolo e latino. "Mi sono chiesto - prosegue - cosa può dirci oggi quest'uomo straordinario che ha vissuto otto secoli fa? Quanto è attuale il suo messaggio?".