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Preziosi, come un pifferaio magico in Shakespea Re di Napoli


Desiderio "è un gigante racchiude in se' tutta la piattaforma scientifica di fatti non accaduti. Lui riesce con disperazione a utilizzare tutti i registri., quello del pifferaio magico, ddell'uomo ferito, innamorato, deluso, con un fuoco dentro, l'essere un predestinato. Rappresenta un po' l'Adamo di tutti gli attori". Così Alessandro Preziosi descrive con l' il suo personaggio, Desiderio, nella trasposizione cinematografica di 'Shakespea Re di Napoli, trasposizione cinematografica di uno dei testi più famosi e rappresentati nel mondo di Ruggero Cappuccio qui anche coregista con Nadia Baldi.
    Il film (prodotto da Teatro Segreto e Artimagiche Film in Collaborazione con An.tra.cine) che debutta in Freestyle alla Festa del Cinema di Roma, con una possibile uscita in sala nei primi mesi del 2024, dà forma al grande omaggio al teatro e a Shakespeare, racchiuso nel viaggio mirabolante, ambientato a inizio del '600, tra realtà e fantasia, verità e menzogna, incarnato dal personaggio di Desiderio (Preziosi) L'uomo, sopravvissuto a un naufragio, torna dopo anni a Napoli, dove reincontra l'amico fraterno e a lungo compagno d'arte Zoroastro (Giovanni Esposito), diventato alchimista 'per finta'.
    Desiderio rivela all'amico, un inimmaginabile segreto: aver trascorso il periodo di assenza a Londra, come interprete dei grandi personaggi femminili di Shakespeare (Jacopo Rampini), diventato anche il suo amore, tanto che il Bardo avrebbe scritto per lui i Sonetti. L'incontro tra loro (Desiderio ventenne è Emanuele Zappariello) sarebbe avvenuto molti anni prima proprio a Napoli. Anche come autore Preziosi sta lavorando a un incontro tra cinema e teatro attraverso un documentario Aspettando Re Lear, "dallo spettacolo che ho portato in scena.
    lo girerò a Venezia " spiega. Presto inizieranno anche le riprese della seconda stagione della serie Rai Blackout - Vite sospese, ed è sempre in preparazione il debutto da regista anche in un film di fiction, tratto da Il carcere di Cesare Pavese: "Potrei riuscire a realizzarlo l'anno prossimo".