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La scuola al centro del saggio-inchiesta di Fregonara e Riva


GIANNA FREGONARA - ORSOLA RIVA, NON SPARATE SULLA SCUOLA (SOLFERINO, PP. 176, EURO 16). Le giornaliste del Corriere della sera, Gianna Fregonara e Orsola Riva, nel saggio-inchiesta 'Non sparate sulla scuola', uscito per Solferino, analizzano la scuola di oggi, mettono in fila le sfide del futuro, illustrano eccellenze e contraddizioni, riportano dati di esperti e raccontano storie di studenti e insegnanti.
    La scuola "sarà anche invecchiata, piena di difetti e a corto di risorse - spiegano le autrici nel libro - ma resta la più grande comunità organizzata del Paese. E' lì che ogni mattina quasi nove milioni di bambini, ragazzi e adulti dai 3 ai 67 anni, si danno appuntamento per sfregare i loro cervelli l'uno contro l'altro, come diceva già cinquecento anni fa Montaigne".
    "Certo, se la giudichiamo solo con il metro dei test Invalsi e delle altre rilevazioni internazionali, scricchiola da tutte le parti. Ma per alcune sue caratteristiche rappresenta ancora oggi un modello da difendere: è aperta a tutti, è inclusiva, è gratuita e resta competitiva con il sistema privato che in altri Paesi invece ha preso il sopravvento", continuano.
    "Negli ultimi decenni - affermano - si sono perse molte occasioni per rinnovarla e le sue qualità oggi non bastano più a preparare gli studenti alle sfide della quarta rivoluzione industriale e al salto nel buio nel pianeta dell'intelligenza artificiale".
    Secondo le proiezioni, nei prossimi dieci anni ci saranno un milione e mezzo di studenti in meno e diminuiranno anche gli iscritti negli atenei. "La carenza di laureati rischia di compromettere le potenzialità di sviluppo dell'intero sistema Paese. L'unico modo per arginare questa catastrofe è aumentare le possibilità di successo per quel bene sempre più raro e prezioso che sono i giovani", concludono. Il volume sarà presentato il 21 novembre a Roma alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna, ore 18. Oltre alle autrici interverranno Giuliano Amato, Antonio Polito e Sandro Veronesi.