Chiude i battenti dopo oltre venti stagioni televisive Top Gear, trasmissione simbolo dedicata ai motori dalla Bbc seguita per anni da milioni e milioni di persone sia nel Regno Unito, sia nel resto del mondo, e replicata in versione locale in Paesi come Usa, Australia o altri. A segnarne definitivamente il destino, dopo il calo di ascolti seguito alla rottura fra l'emittente e la squadra di conduttori storici che l'aveva portata al successo, è stato alla fine l'ennesimo incidente grave capitato durante la prova di un'auto sportiva: nel corso delle riprese di una delle ultime puntate programmate per il palinsesto del 2023. Esaurita la stagione già registrata, non ne sono al momento programmate altre. Lo show, ha reso noto oggi ufficialmente il vertice aziendale, viene interrotto tout court e non è previsto sia ripreso "in un futuro immaginabile". Di fatto si tratta di una cancellazione o quasi, dopo l'iniziale sospensione temporanea annunciata a dicembre, dopo l'incidente costato gravi traumi al volto ad Andrew Flintoff: 45enne leggenda del cricket ed ex capitano della nazionale inglese scelto come co-presentatore di questa edizione in quanto appassionato di motori. Sarebbe "inappropriato andare avanti" mentre sono in corso approfondimenti per "ridefinire i criteri di sicurezza, sappiamo di deludere i fan ma è la cosa giusta da fare", ha spiegato la direzione della Bbc. Nato nel 2002, Top Gear si è identificato fino al 2015 con la figura controversa, ma popolare del giornalista-showman Jeremy Clarkson, affiancato quasi subito dagli inseparabili compagni di avventure Richard Hammond e James May. Fino al licenziamento di Clarkson - protagonista di non poche gaffe e polemiche sfociate nell'aggressione fisica a un producer -, alla decisione dei due colleghi di seguirlo e al passaggio super pagato dell'intero trio a una trasmissione e a una rete concorrenti (Grand Tour, su Amazon Prime). Epilogo che ha finito per destabilizzare la trasmissione, al di là degli incidenti ricorrenti, malgrado il reclutamento fra i nuovi conduttori di piloti professionisti, di altri sportivi, di celebrità del piccolo schermo britannico come Chris Evans e persino - dal 2016 al 2019 - di un attore hollywoodiano amante della velocità: Matt LeBlanc, protagonista in gioventù delle serie americana di culto Friends.