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I maestri del doppiaggio protagonisti alla 24° Voci nell'ombra


Le eccellenze del doppiaggio italiano protagoniste in Liguria grazie alla 24° edizione del festival internazionale del doppiaggio "Voci nell'ombra" che si svolgerà dal 27 novembre al 3 dicembre tra Genova e Savona.
    "Questa edizione - ha detto la direttrice del Festival Tiziana Voarino - sarà dedicata a Michele Kalamera, doppiatore tra gli altri di Clint Eastwood, e a Dario Pende, doppiatore tra gli altri di Anthony Hopkins. Si svilupperà attraverso una serie di eventi che culmineranno con le premiazioni del 3 dicembre quando consegneremo nella cornice di Palazzo Ducale gli "Anelli d'oro" , i premi dell'eccellenza del doppiaggio italiano". A dare il via alla manifestazione il 27 novembre la proiezione del film giapponese 'Foto di famiglia' con un approfondimento sulle difficoltà del doppiaggio dei film orientali per proseguire poi con la presentazione nella biblioteca dell'università di Savona il 28 del libro di Mario Cordova, doppiatore tra gli altri di Richard Gere.
    "Voci nell'Ombra - ha spiegato la coordinatrice delle politiche culturali in Regione Liguria Jessica Nicolini - si avvia a festeggiare le nozze d'argento e dopo tutti questi anni il Festival si conferma un punto di riferimento del settore, essendo stata la prima manifestazione dedicata al doppiaggio in Italia. Una manifestazione che abbraccia sempre più il nostro territorio da Savona a Genova. La certificazione di un radicamento che quest'anno fa il pieno con il riconoscimento ad artisti genovesi come Mario Cordova, attore e doppiatore, oltre che Amedeo Torre uno dei protagonisti della seconda stagione della serie Mediaset "Le tre rose di Eva" su Canale 5 ed Enzo Paci, protagonista, tra l'altro della serie Blanca sulla Rai girata in Liguria che riceverà il premio alla "Voce più genovese".
    "Un appuntamento che torna a Genova e che mette in risalto come la nostra città stia facendo cultura a 360 gradi - ha concluso l'assessore comunale al marketing territoriale e alle politiche giovanili Francesca Corso-. Un Festival molto importante perché parla di quella parte di cinema che si vede meno, ma che non è meno importante".