Giulia Minoli, consultare centri antiviolenza per fare le leggi

“Sta crescendo la consapevolezza di come la violenza contro le donne non sia un problema episodico ma strutturale, serve un approccio sistemico. Per questo è fondamentale coinvolgere tutti i mondi, da chi sta sul campo all’informazione e alla cultura, per far sì che l’attenzione non ci sia solo quando avvengono fatti drammatici come quello di Giulia, ma che rimanga sempre alta”. Lo dice all’ Giulia Minoli, presidente della Fondazione Una nessuna centomila, che ha organizzato con Radio 2 la serata di musica e impegno NonRestiamoInSilenzio, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre.
    “I centri antiviolenza vanno consultati anche quando si fanno le leggi” spiega Giulia Minoli, sottolineando anche l’importanza dell’educazione all’affettività nelle scuole. “Su questo abbiamo una posizione molto chiara. L’Italia è uno dei pochi Paesi in Europa che non la prevede. Serve una legge che preveda un’ora a scuola. Non servono laboratori extra curriculari gestiti non si sa da chi, ma operatori specifici e formati che possano veramente costruire un’ora interdisciplinare e lavori sulla decostruzione degli stereotipi e mette insieme l’educazione sentimentale e sessuale. Abbiamo tanti modelli che funzionano, ci sono tante associazioni che lo fanno già da 10 anni e vanno ascoltate”.
    Per Simona Sala, direttrice di Radio2, “questo femminicidio non è stato solo l’ennesimo femminicidio e ci “devono fare da faro le parole del padre di Giulia”. È importante la mobilitazione che c’è stata, perché “è il momento di capire insieme cosa fare di più”.
   

Giulia Minoli, consultare centri antiviolenza per fare le leggiultima modifica: 2023-11-25T12:28:53+01:00da newsconulana

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