Sale, come atteso con l’avanzare della stagione fredda, l’incidenza delle sindromi simil influenzali in Italia. Nell’ultima settimana, i casi stimati sono circa 630.000, per un totale di circa 2.946.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza. L’incidenza si attesta a 10,7 casi per mille assistiti (contro 9,3 della scorsa settimana) con una prevalenza di Rhinovirus e una percentuale ancora piccola di virus influenzali veri e propri. Lo affermano i bollettini della sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto superiore di sanità pubblicati oggi. Aumenta l’incidenza in tutte le fasce di età, ma risultano maggiormente colpiti i bambini al di sotto dei cinque anni in cui l’incidenza è pari a 24,7 casi per mille assistiti (18,5 nella settimana precedente). La scorsa stagione in questa stessa settimana l’incidenza nei bambini sotto i cinque anni era pari a 49,2 casi mille assistiti. Tutte le Regioni e Province autonome, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale, tranne il Molise. In dieci Regioni è stata raggiunta la soglia di intensità media dell’incidenza.
Durante la terza settimana di sorveglianza virologica, la circolazione dei virus influenzali si mantiene a bassi livelli, sebbene si registri un lieve aumento rispetto alla settimana precedente. Su 1115 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete RespiVirNet, 87 (7,8%) sono risultati positivi al virus influenzale, 85 di tipo A e 2 di tipo B. Tra i campioni analizzati, 163 (14,6%) sono risultati positivi per SarsCov2, 80 (7,1%) per RSV e i rimanenti 197 sono risultati positivi per altri virus respiratori, di cui: 134 Rhinovirus, 31 Adenovirus, 13 Coronavirus umani diversi da SarsCov2, 11 virus Parainfluenzali, 6 Metapneumovirus e 2 Bocavirus.
Iss, quasi 3 milioni dii italiani con simil-influenza, 630mila in 7 giorni
Iss, quasi 3 milioni dii italiani con simil-influenza, 630mila in 7 giorniultima modifica: 2023-12-07T18:56:29+01:00da