Due mostre ad Ancona mettono fianco a fianco i capolavori provenienti dal Mart-Museo d'arte contemporanea di Trento e Rovereto, a quelli della Pinacoteca Civica 'Francesco Podesti' chiusa per lavori di restauro. Ad ospitarle dall'8 dicembre fino al primo aprile 2024 sono le attigue Sale delle Polveri e Vanvitelli della Mole Vanvitelliana.
L'esposizione del Mart, curata da Vittorio Sgarbi e Alessandra Tiddia e intitolata 'Dal futurismo all'informale', comprende 34 opere che fotografano l'arte del '900 italiano nelle sue diverse sfaccettature e correnti. Si parte con le tarsie in panno di Fortunato Depero e l'arazzo di Giacomo Balla (firmato Futurballa), autori nel 1915 del manifesto della Ricostruzione futurista dell'Universo, a testimoniare che l'arte va applicata anche alla vita quotidiana, e si prosegue con le opere di aeropittura (paesaggi visti dall'alto) impregnate di dinamismo di Tullio Crali e Mino Delle Site. Poi il ritorno alla tradizione, reinterpretata dai quadri 'metafisici' di De Chirico o dal lavoro 'Natura morta' di Carrà, passando per Morandi e Casorati, fino alla donna stilizzata di Campigli 'L'Idolo', e agli strepitosi oli di Guttuso 'Boogie-woogie' e 'Donna alla finestra'. Infine gli esponenti dell'astrattismo (Carlo Belli e Fausto Melotti, Giuseppe Capogrossi e Gastone Novelli) per arrivare allo 'spazialismo' di Fontana e Burri.
Si avvale invece di una testimonial d'eccezione, la 'Madonna col bambino' di Carlo Crivelli (visibile in una teca fronte-retro), la mostra delle opere della Pinacoteca Civica, 54 in tutto, che offre una panoramica incentrata soprattutto sul '900, non solo della collezione normalmente esposta al pubblico (circa 200 opere), ma anche degli 800 pezzi conservati nei depositi, tra cui 'La notte dei cristalli' di Cagli e un ritratto femminile di Otello Giuliodori..
Curata da Maria Vittoria Carloni, la mostra espone nella sala dedicata ai vincitori del Premio Marche dagli anni '60 in poi, sculture e quadri di Trubbiani, Rossini, Caglini, Tamburi e Ciussi. Ma ci sono anche la veduta di Ancona di Andrea Lilli (1597) e il 'Ritratto di prete greco ortodosso' del pittore ottocentesco Podesti cui la Pinacoteca è intitolata.