News IT

I finalisti del primo Premio Rotta Balcanica


La tecnologia finanziata dall'Unione Europea per il controllo dei confini e il contrasto all'immigrazione irregolare, i lutti e le battaglie legali delle famiglie delle persone scomparse lungo la Rotta: sono alcuni dei temi dei servizi finalisti del primo Premio Rotta Balcanica, istituito dalla Fondazione Luchetta Ota D'Angelo Hrovatin e rivolto a giornalisti, giornaliste, fotoreporter che si sono dedicati ai migranti. Trieste è il terminale della Rotta balcanica, porta di accesso all'Europa per i migranti.
    Il Premio Rotta Balcanica è stato ispirato dal giornalista della Tgr della Rai Fvg Ludovico Fontana. Per la presidente della Fondazione Luchetta Ota D'Angelo Hrovatin, Daniela Schifani Corfini, "la migrazione di tante persone è resa ancora più drammatica dalle condizioni in cui avviene e il desiderio di molti, oggi, sarebbe di non vedere e di ignorare il problema, come se la sofferenza degli 'altri' non ci riguardasse".
    Per la prima edizione sono giunte 30 proposte per le due sezioni del bando: Stampa (italiana e internazionale) e Immagini. Per la prima i finalisti sono Linda Caglioni (Altreconomia), Francesca Ghirardelli (Avvenire) e Arianna Egle Ventre (Left); per la Sezione Immagini sono Giulia Bosetti ed Eleonora Tundo (Presadiretta, Rai 3), Giuseppe Ciulla (Il Cavallo e la Torre, Rai 3) e Simone Modugno e Linda Caglioni (Rainews 24).