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Colangeli, 'il mio Ratzinger sorprendente e complesso'


Ratzinger "sarà anche stato un Papa della tradizione, ma poi con le dimissioni ha fatto la cosa più nuova da 700 anni a questa parte". Lo dice all' Giorgio Colangeli, che dal 13 gennaio con le due date al teatro Ciak di Roma, riprende la tournée di I due Papi, adattamento italiano, diretto da Giancarlo Nicoletti, della piece di Anthony McCarten, già trasformata anche in un film per Netflix di Fernando Meirelles con Anthony Hopkins e Jonathan Pryce.
    Colangeli presta il volto a Benedetto XVI, mentre a interpretare Juan Mario Bergoglio c'è Mariano Rigillo. Dopo Roma, lo spettacolo farà tappe, fra le altre, a Pescara, Campi Bisenzio, Latina, Lecce, Altamura e Benevento. "A me piacciono i personaggi che sotto la buccia sono un po' diversi da quanto ci si aspetti - spiega -. All'inizio contavo di fare Bergoglio, che sentivo più congeniale. Ma poi ho letto il testo e tra i due Benedetto XVI è il personaggio più complesso e affascinante. Recitarlo mi ha avvicinato a questa figura, perché anch'io come tanti l'avevo giudicato in modo affrettato e un po' superficiale". Colangeli ama molto anche il rapporto che si è creato con Mariano Rigillo, "un gran signore del teatro, e non solo, ho un grande rispetto e una grande ammirazione per lui". L' attore è stato anche fra gli interpreti del fenomeno C'è ancora domani di Paola Cortellesi (finora quasi 35 milioni di euro al botteghino). "Con questo film c'è stato il gusto di tornare a vedere un film in sala. Io sono felicissimo e fiero di averne fatto parte". Paola Cortellesi "è una donna intelligente, sensibile, determinata, attenta. Un'attrice che fa il nostro lavoro nel modo più nobile, con un'attenzione anche alle conseguenze morali ed etiche di ciò che si fa". Ritroveremo l'attore, fra i vari progetti, anche nel ruolo del cardinale Franco Merola in un horror internazionale, Immaculate di Michael Mohan con Sydney Sweeney (Euphoria) e Alvaro Morte (La casa di carta): "È stato un passo importante far parte di un cast internazionale, per quanto io non seguendo molte serie, non conoscevo prima Alvaro Morte e Sydney Sweeney... gli amici per questo mi hanno rimproverato tantissimo. Con Sydney in particolare ho due scene molto forti".