L’Ema rivaluta le terapie Car-T per il rischio di tumori secondari

 Il comitato di farmacovigilanza dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha iniziato una revisione sulle terapie antitumorali con cellule Car-T, immunoterapie personalizzate, rispetto in particolare all’insorgenza di tumori maligni secondari, inclusi il linfoma e la leucemia a cellule T.
    Le terapie Car-T approvate nell’Ue sono sei (Abecma, Breyanzi, Carvykti, Kymriah, Tecartus e Yescarta) e sono utilizzate per trattare i tumori del sangue come la leucemia a cellule B, il linfoma a cellule B, il linfoma follicolare, il mieloma multiplo e il linfoma mantellare in pazienti il cui cancro sia ricomparso o non risponda al trattamento precedente.
    Spiega l’Ema che la neoplasia secondaria si verifica quando un paziente che ha un cancro (attuale o precedente) sviluppa un secondo cancro diverso dal primo. E ricorda che per tutti e sei i prodotti Car-T attualmente autorizzati nell’Ue, i tumori secondari erano considerati un importante rischio potenziale al momento della loro autorizzazione e inclusi nei piani di gestione del rischio. Il comitato di farmacovigilanza sta esaminando tutte le prove disponibili, comprese le informazioni su 23 casi di vari tipi di linfoma o leucemia a cellule T in EudraVigilance , il database UE delle reazioni avverse ai medicinali, e deciderà sulla necessità di eventuali azioni normative.
   

L’Ema rivaluta le terapie Car-T per il rischio di tumori secondariultima modifica: 2024-01-12T18:02:46+01:00da newsconulana

Lascia un commento

Se possiedi già una registrazione clicca su entra, oppure lascia un commento come anonimo (Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog).
I campi obbligatori sono contrassegnati *.