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Un gruppo di sconosciuti attori e quell'invito a Richard Gere


Il teatro nella vita e la vita nel teatro, o la coincidenza tra vita e teatro: sulla filosofia di questa antichissima forma di espressione si discute da sempre, a volte con notevolissimi risultati, come accaduto con Pirandello.
    In una forma apparentemente leggera, sicuramente popolare - non a caso la lingua utilizzata è il dialetto triestino - se ne è occupato anche Paolo Pichierri, autore teatrale e scrittore, in una divertente commedia, "Vegnerà anche Richard Gere", per la regia di Paolo Dalfovo, già trasmesso in versione radiofonica prodotta dalla Rai Fvg per la regia di Mario Mirasola.
    Le riflessioni sul ruolo del teatro Pichierri le fa in modo giocoso e ironico e nello stile della commedia popolare, intrecciandole con un'iperbole che affonda in fatti reali. Così, un'accolita di attori triestini che non ha mai conosciuto il successo oltre la città, vuole tentare il colpaccio: convincere Richard Gere a partecipare alla loro ultima messa in scena.
    Chiamando a recitare un loro amico, Mario Cordova, doppiatore della star americana, gli attori contano di riuscire a raggiungere Gere. Mario Cordova esiste, è realmente il doppiatore di Gere e ha vissuto a Trieste per anni.
    "Il copione è la vita, è la quotidianità di ciascuno di noi", dicono i protagonisti della commedia innescando un rimando continuo tra realtà e fantasia. Il leader del gruppo, Diego, per caso ha registrato un incontro proprio con gli attori e si accorge di poter utilizzare le vite reali di ciascuno per realizzare uno spettacolo. Secondo una sperimentata costruzione narrativa, bisognerà attendere il finale per sapere se Gere comparirà sul palco, magari risolvendo una volta per tutte il dilemma filosofico sul teatro.
    "Vegnerà..." ("Verrà" in italiano) sta riscuotendo un grande successo a Trieste con continue repliche. Il 14 gennaio, con la Compagnia "Ex Allievi del Toti APS - F.I.T.A., andrà in scena al Teatro Verdi di Muggia.